12 Luglio 2022, 17:19
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GIARRE – ll corpo è rimasto in bagno due giorni. Da venerdì sera. Deborah Pagano è stata trovata sul pavimento del civico 33 di via Principessa Mafalda a Macchia di Giarre dai sanitari del 118 domenica dopo la chiamata del marito Leonardo Fresta, che è in stato di fermo per omicidio. I sanitari si sono immediatamente accorti che la morte era risalente nel tempo ed è per questo che hanno chiamato i carabinieri. E da quel momento è cominciato il film dell’orrore.
Fresta, accompagnato in caserma assieme al suo legale Salvo La Rosa, non ha saputo spiegare perché ha atteso due giorni per lanciare l’allarme. Uno stato di choc che non ha convinto il pm Fabio Platania e il procuratore aggiunto Fabio Scavone che lo hanno interrogato. Contraddizioni e incongruenze nel racconto e la ‘morte violenta’ della vittima hanno fatto scattare il provvedimento cautelare che domani, alle 12, passerà al vaglio del gip.
L’udienza si terrà al carcere di piazza Lanza. E sempre domani la Procura conferirà l’incarico al medico legale Giuseppe Ragazzi per effettuare l’esame autoptico sul corpo della 32enne originaria di Letojanni. La salma da domenica è all’obitorio del Cannizzaro di Catania. La coppia che per un periodo ha gestito un panificio nella frazione giarrese era molto unita. Lo raccontano parenti e amici. Nemmeno i problemi giudiziari di Fresta, che sta affrontando l’appello di un processo per mafia dopo una pesante condanna in primo grado, avrebbe creato problemi alla famiglia. I coniugi hanno una figlia di 7 anni che, fortunatamente, era con i nonni materni lo scorso weekend.
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12 Luglio 2022, 17:19