22 Settembre 2017, 13:12
3 min di lettura
PALERMO – Un sondaggio non fa primavera. Due o tre nemmeno, ma qualcosa raccontano. E il trend intercettato dalle rilevazioni degli istituti nazionali sulle elezioni regionali di novembre si va facendo univoco. Con Nello Musumeci, alla guida della coalizione del redivivo centrodestra siciliano pigliatutto d’un tempo, in testa, Giancarlo Cancelleri, candidato grillino, a inseguire con la sua unica lista, e Claudio Fava, con il suo “Cento passi per la Sicilia”, sorprendentemente terzo davanti a Fabrizio Micari. L’ultimo dato, fonte Index research, è stato diffuso ieri nella trasmissione di La7 Piazza Pulita.
SI: “Micari si ritiri”
Certo, sempre di sondaggi si tratta. E negli anni la casistica di sondaggi ben lontani dai risultati finali è diventata sconfinata. Ma a sinistra, dalle parti di Fava, dopo che il Pd ha accusato la sua parte di favorire la destra e i 5 Stelle, i sondaggi vengono presi sul serio. Tanto da spingere Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, a rivolgersi allo stesso Micari oggi su Radio 24: “Visto che è talmente basso nei sondaggi chiedo a Micari di ritirarsi per aiutare la candidatura di Fava e non far vincere la destra e i grillini”.
Il tema è stato oggetto di uno scambio polemico tra lo stesso Fava e il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti nei giorni scorsi, raccontato da Livesicilia. La sfida interna alla sinistra rischia però di risucchiare i due candidati lasciando indisturbato il frontrunner Musumeci, di cui pochi sembrano ricordarsi nelle esternazioni pubbliche.
Il sondaggio a cui crede il Pd
Al fenomeno Fava nei sondaggi dalle parti del Pd non si crede. E si confida molto nella forza delle liste a sostegno del rettore, che sfuggono ai sondaggi dove il deficit di notorietà penalizza Micari. La spinta dei candidati, si dicono certi i dem, può portare il rettore a spuntarla.
In casa Pd si prende per buono un altro sondaggio realizzato per Marketinginpolitica.com, che dà Musumeci in vantaggio di misura su Cancelleri (33,1 contro 31,6), con Micari terzo ma vicino, al 27,3 per cento e Fava al 4,8 (con Sgarbi al 3,2). La rilevazione, pubblicata sul sito del governo e realizzato da Mrs-Keix la settimana scorsa, fa ben sperare i dem. Per i quali certo, dopo anni e anni di governo e potere, piazzarsi dietro al candidato dei partiti alla sua sinistra sarebbe uno smacco ai limiti della catastrofe. Davide Faraone su facebook commenta: “La sinistra estrema siciliana e la destra di Berlusconi, Salvini e Meloni hanno perso il senso della misura e non si accorgono di quanto siano ridicoli. Politici di sinistra che girano per le redazioni a distribuire sondaggi fatti dagli amici di Berlusconi; politici di destra che accreditano Fava pur di screditare Micari”.
Fava: “Voto non allineato”
“C’è un trend, mi sembra una candidatura in crescita e siamo partiti da pochi giorni. Mi sembra un dato significativo e importante. Perché racconta di un voto non allineato, non obbediente alle logiche dell’appartenenza. C’è da lavorare per una campagna elettorale buona”, commenta soddisfatto Fava. E un Musumeci costantemente primo lo preoccupa? “Una verifica andrà fatta sulle liste, che possono portare qualità oppure zavorra”, commenta il candidato della sinistra.
Pubblicato il
22 Settembre 2017, 13:12