22 Maggio 2013, 12:03
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PALERMO – L’odissea del gruppo Ferdico, la catena di supermercati di proprietà di Giuseppe Ferdico, non sembra avere termine. Ha infatti chiuso, lo scorso 18 maggio, il centro commerciale di Tommaso Natale. Si tratta del secondo punto vendita che abbassa le saracinesche, dopo la chiusura – nel febbraio di quest’anno – del centro di Carini, sulla S.S. 113, il più grande aperto dal gruppo dell’imprenditore palermitano.
Il centro commerciale di Tommaso Natale aveva quaranta dipendenti diretti e ospitava dodici negozi negli spazi dati in gestione dalla “Ferdico Giuseppe & C. s.n.c.” ai commercianti, per un totale di circa sessanta persone. A febbraio, intanto, erano state messe in cassa integrazione circa 135 persone del centro di Carini, una sessantina dipendenti del gruppo, i restanti appartenenti ai negozi che si trovavano all’interno del complesso.
E già si parla di una prossima chiusura anche dei punti vendita di Viale Strasburgo e di Via Galileo Galilei (con il contiguo magazzino di stoccaggio in via Franz Lehar, dove al momento continua la vendita, almeno fin quando non arriverà la confisca delle merci). E qui si apre l’incredibile questione giudiziaria legata al gruppo.
Va intanto detto che, il prossimo 28 luglio, sarà passato un anno da quando è scattata l’amministrazione giudiziaria per tutti i punti vendita della società, in seguito all’indagine che vede l’imprenditore sospettato di operare con i soldi del boss mafioso Claudio Lo Piccolo e della famiglia di Partanna Mondello. Ma contro Giuseppe Ferdico, dopo dieci mesi di sequestro preventivo, non ci sono ancora prove che possano portare alla richiesta di un processo e sono già state tre, infatti, le richieste di archiviazione per le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio. Il prossimo 4 luglio sarà il Gip a decidere se rinviare Ferdico a giudizio o chiudere il caso, come chiesto dal pubblico ministero Gaetano Paci. Intanto, il 13 giugno vi sarà l’udienza sul rinvio delle misure di prevenzione.
Almeno sul fronte sindacale, però, la questione dei lavoratori sembra potersi rimediare in breve termine. “Domattina – dichiara Massimo Spano, coordinatore provinciale della Fisascat Cisl di Palermo – avremo un incontro nel quale si dovrebbe chiudere l’accordo per la risistemazione dei lavoratori. La questione è in divenire: per i lavoratori di Viale Strasburgo, al momento della liquidazione, vi sarà il riassorbimento da parte della 3 Effe srl (un marchio dello stesso gruppo Ferdico, ndr)”. Più complicata la questione per quelli di Tommaso Natale. “Il riassorbimento dei lavoratori di quel centro commerciale – continua Spano – sarà a carico della GiCap spa, lo stesso gruppo che ha preso in gestione il centro di Carini. Tutto, però, dipende dallo stanziamento dei fondi, da parte del Comune di Palermo, di ottocentomila euro per sanare l’immobile. Fino a quel giorno, purtroppo, i lavoratori di Tommaso Natale resteranno in mobilità”.
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22 Maggio 2013, 12:03