29 Novembre 2024, 10:23
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CATANIA – Aveva provato a portare a Catania complessivamente 60 chilogrammi di sigarette di contrabbando. A smascherarlo, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Catania.
Il passeggero di nazionalità greca, proveniente da Sharm el Sheikh, confondendosi tra i numerosi turisti, ha provato a “importare” la merce illecita. Approfittando dell’insolito arrivo in orario notturno e festivo, auspicando per lui minori controlli ed introducendo le sigarette di contrabbando.
L’ispezione delle valigie da stiva ha permesso di rilevare il contenuto nascosto all’interno dei bagagli, cioè 290 stecche di sigarette prive di contrassegno di Stato, per un peso convenzionale complessivo di sessanta chilogrammi di Tabacchi Lavorati Esteri.
Le sigarette, che probabilmente erano destinate al mercato catanese, sono state sottoposte a sequestro penale, mentre il viaggiatore è stato sottoposto agli arresti.
La legge dispone che per chi introduce un quantitativo di tabacco superiore a 15 Kg. convenzionali, la reclusione va da due a cinque anni.
Il fenomeno del contrabbando di T.L.E. attraverso lo scalo aeroportuale di Catania è da tempo sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle etnee e dei funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Proprio pochi giorni prima, è stato registrato un caso analogo che ha visto protagonista un cittadino bielorusso.
In quell’occasione sono stati sottoposti a sequestro 244 stecche di sigarette prive di contrassegno di Stato, per un peso convenzionale complessivo di chilogrammi cinquanta di Tabacchi Lavorati Esteri nascosti all’interno di due valigie, rimaste a girare sui nastri fino al momento in cui il viaggiatore straniero ha provveduto a prelevarle con circospezione.
Controlli che proseguono anche in relazione a già altre situazioni precedenti.
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29 Novembre 2024, 10:23
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