“Ferrandelli poco credibile| sia come pacifista che moralista”

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31 Maggio 2014, 19:24

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PALERMO –  “Pensavo che, dopo l’ingresso nel Pd del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Fabrizio Ferrandelli avesse strappato la tessera e fosse andato via. Mi informerò, voglio capire se per caso abbia rinunciato Orlando dal momento che il buon Ferrandelli aveva dato un inequivocabile aut-aut. Lo dico una volta per tutte: se Leoluca Orlando prende la tessera del Pd io per coerenza la strappo. Il partito decida, o io o lui”. Così Tonino Russo, esponente dell’area cuperliana in Sicilia replica all’intervista che Fabrizio Ferrandelli ha rilasciato a Livesicilia.

“Ma forse ci si deve abituare alla ‘flessibilità’. Del resto abbiamo conosciuto il Ferrandelli che contro Crocetta, sulla vicenda Muos, aveva parlato di “golpe” e di “sospensione della democrazia”, per poi presentare un disegno di legge “blindato” contro il governo e la maggioranza. Abbiamo visto il Masaniello difensore di tutti i Pip “a prescindere” mentre il governatore Crocetta avviava una giusta moralizzazione. Ci ha lasciati di stucco anche il Ferrandelli che ha litigato conCcrocetta perfino sugli uccelli, quelli del Parco d’Orleans, suscitando ilarità e irritando Crocetta. Dunque, si tranquillizzi Ferrandelli, ormai è chiaro a tutti che anche per il mese di giugno sarà il più crocettiano dei crocettiani e più renziano perfino di Renzi. Se ne faccia una ragione: i renziani di Sicilia hanno condiviso Raciti segretario piuttosto che scegliere lui”.

“Raciti ha ragione a porre il tema del recupero della dignità e dell’autorevolezza del partito in Sicilia. Del resto il voto delle europee è chiaro: abbiamo vinto nonostante il freno della impopolarità del governo e, purtroppo, anche del governatore”.

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“Lo stato di salute del governo è evidente: arranca, non ce la fa. Forse se si fossero aspettate ancora 18 ore ed atteso l’indirizzo della Direzione regionale del partito, prima di varare il Crocetta-bis, oggi non saremmo in questa condizione. Noi restiamo convinti che serva un governo autorevole che sappia esprimere una qualità alta della politica, che incontri il consenso dei siciliani piuttosto che di qualche potere ben organizzato e tutt’altro che disinteressato”.

Detto questo, Ferrandelli è poco credibile anche come “pacifista”: chi lancia siluri non può certo ambire al nobel della pace. Nessuno nel PD ama le liti, ma non tutti in cambio di un osso, una polpetta ed un dirigente sanitario sono disponibili a porgere l’altra guancia. Chissà come mai non ha avuto il tempo di indignarsi per i comportamenti gravi di Crocetta contro il Pd ed alcuni candidati alle europee, proprio a pochi giorni dal voto. Strano, perché in genere commenta tutto, dal meteo all’oroscopo. Dunque, anche come moralista a gettone non fa figura”.

“Pertanto, stia sereno: anche tra i parlamentari cosiddetti cuperliani non ci sono i duri del “vecchio apparato” ed i deboli pronti col piattino in mano a bussare alla porta di Crocetta, magari accompagnati da qualche nuovo ciambellano. Restiamo convinti che occorra cambiare libro, e non solo passo. La Sicilia ci ha dato fiducia, e nessuno in cambio di qualche pugno di lenticchie può arrogarsi il diritto imporre la strada al Pd”.

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31 Maggio 2014, 19:24

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