29 Giugno 2015, 14:32
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PALERMO – Mentre resta altissima la tensione interna al Pd, con lo scontro tra Rosario Crocetta e Davide Faraone che non accenna a placarsi, dai banchi del Partito democratico arriva anche l’annuncio di una mozione di sfiducia al governatore.
L’annuncio è di Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd, che ha chiesto a Baldo Gucciardi la convocazione urgente del gruppo parlamentare del Pd all’Ars – da tenersi necessariamente prima della direzione regionale del partito, che si terrà sabato prossimo – con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia al presidente della Regione. Il testo, che porta come prima firma quella di Ferrandelli, ripercorre due anni e mezzo di promesse elettorali disattese, di un programma stravolto e di riforme a metà che hanno paralizzato l’assetto istituzionale ed economico della Sicilia. “Chiedo ai parlamentari del mio partito, innanzitutto ai renziani all’Ars, – dice Ferrandelli – di apporre la loro firma e di completare il testo per depositarlo nei prossimi giorni. L’idea è quella di una ‘Wikisfiducia’ una mozione aperta al contributo di tutti che oltre alla pars destruens contenga anche la pars costruens e cioè di un Pd che indichi la via per far ripartire la Sicilia. Una sfiducia costruttiva che consenta al’Aula di chiudere l’esercizio finanziario per poi dare ai siciliani, già ad ottobre, la possibilità di scegliere un nuovo presidente del Pd che sia in sintonia con la maggioranza degli elettori e che dia speranza ai tanti siciliani che ormai non votano più”.
“Chi teme di staccare la spina per paura di perdere – aggiunge – ha già perso. Io voglio vincere e il Pd che voglio accanto è quello del coraggio. Non ci sto a passare per un parlamentare attaccato alla poltrona ed è per questo che chiamo a raccolta i coraggiosi dell’Ars, perché è tempo del coraggio e delle idee. Niente paura, quindi”.
“Spero – conclude – che la mozione supererà il primo scoglio del gruppo per poi essere calendarizzata entro luglio. Successivamente chiederò al Movimento 5 Stelle, alla lista Musumeci, a Forza Italia e a Ncd di essere coerenti e di sostenerla”.
Arriva la risposta di Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia: “Siamo pronti a raccogliere la sfida della mozione di sfiducia nei confronti di Crocetta e del suo fallimentare governo, a condizione che non sia l’ennesima sortita pubblicitaria priva di una successiva e coerente azione”, dice il capogruppo azzurro che ricorda come “le forze d’opposizione già per ben due volte hanno tentato di ribaltare il tavolo” e “in entrambe le occasioni sia Ferrandelli che altri, malgrado avessero detto peste e corna dell’attuale governo, poi hanno fatto plateali marce indietro”.
Ma Falcone sfida il Pd a trovare almeno 10 firme, a quel punto i berlusconiani sarebbero pronti a confluire. Analoga la posizione del Movimento 5 Stelle. “Lo abbiamo già detto in occasione dell’ultimo voto sulla sfiducia, la prossima volta la mozione dovrà essere presentata dal Pd”, dice il grillino Giancarlo Cancelleri.
Intanto oggi sono proseguite le schermaglie tra il governatore e il sottosegretario Faraone. Crocetta, citato da siti di informazione regionali, ha accusato Faraone di usare “lo stesso linguaggio dei Lima e dei Ciancimino. Non è un linguaggio da governo democratico”. In ballo c’è anche l’incertezza su i conti, in attesa del giudizio di partifica della Corte dei Conti e con lo spettro di una possibile impugnativa della finanziaria regionale da parte del governo nazionale, possibilità di cui ha scritto nel fine settimana un quotidiano regionale, che ha dato notizia di una richiesta di chiarimenti avanzata alla Regione dalla Ragioneria generale dello Stato. E sabato è in programma una direzione del Pd, convocata dal segretario Fausto Raciti.
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29 Giugno 2015, 14:32