09 Giugno 2016, 12:27
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PALERMO – Fabrizio Ferrandelli scende in campo e la corsa alle prossime elezioni comunali di Palermo si arricchisce di un nuovo nome, di peso e temibile sia per il centrodestra che per il centrosinistra. Nessuna dichiarazione ufficiale per il momento, ma lunedì sera l’ex deputato ha riunito i vertici dei suoi Coraggiosi provenienti da tutta l’Isola e ha delineato la strategia che porterà il movimento a presentare liste e candidati alle prossime Amministrative, previste per maggio 2017, che saranno solo il primo passo della marcia di avvicinamento alle Regionali d’autunno.
Un’assemblea partecipata, a cui hanno preso parte consiglieri comunali e di circoscrizione, esponenti del mondo produttivo e associativo e in generale quella galassia (da destra a sinistra) che ha trovato in Ferrandelli il suo nuovo volto. Dalla base sarebbe partita la richiesta di un impegno in prima persona del fondatore dei Coraggiosi che non si sarebbe tirato indietro, sciogliendo le riserve in vista della corsa a Palazzo delle Aquile.
Un’accelerazione impressa anche dai risultati delle elezioni amministrative dello scorso fine settimana e del monito del premier Renzi che, secondo alcune indiscrezioni della stampa nazionale, sarebbe pronto a scendere con il “lanciafiamme” al Sud per rivoltare come un calzino il partito. Ma le perplessità del Presidente del Consiglio riguarderebbero anche i candidati del Pd che non sarebbero come quelli dei Cinque Stelle, in particolare Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino, vere sorprese di questa tornata elettorale: giovani, preparate, capaci di parlare alla pancia del Paese.
Un identikit che, secondo i Coraggiosi, calzerebbe a pennello su Fabrizio Ferrandelli che già nel 2012 era andato al ballottaggio contro Orlando per la prima poltrona di piazza Pretoria. Ma in quattro anni le cose sono cambiate: oggi Ferrandelli, grazie alle sue dimissioni dall’Assemblea regionale siciliana, appare slegato dai partiti e indipendente, capace di aggregare forze di sinistra come di destra. Insomma, un progetto civico ma non troppo che potrebbe mettere insieme un arco di forze politiche fra loro distanti. Ferrandelli, sebbene in rotta di collisione con il Pd locale, continua ad avere la tessera dei dem e a professarsi renziano, tanto da spendersi per il sì al referendum, ma non è un mistero che anche a destra (Miccichè ed ex cuffariani) guardino al giovane politico con molta attenzione in chiave anti-Orlando. Il sindaco attualmente in carica si è rafforzato grazie alla conquista della Città metropolitana, ma la probabile modifica della legge elettorale farebbe tornare tutto in discussione.
La marcia dei Coraggiosi, però, non si fermerebbe a Palermo: il movimento prepara candidature a Messina, a Sciacca e nei principali centri che nel 2017 andranno al voto, oltre alla lista che punta a sbarcare all’Ars creando una nuova classe dirigente. Progetti futuri, mentre il presente è Palermo dove è già iniziata la campagna elettorale. Ferrandelli è considerato spendibile per provare a neutralizzare l’ondata grillina in città, ma ha già fatto sapere di voler correre con il suo simbolo (quello dei Coraggiosi): saranno gli altri a doversi aggregare, Pd in primis. In caso di rifiuto, le porte saranno aperte per tutti.
A completare la rosa dei pretendenti a piazza Pretoria Francesco Scoma, Saverio Romano ed Elena Saviano indicata dall’ex ministro Gianfranco Rotondi, oltre al Movimento Cinque Stelle che non ha ancora sciolto le riserve sul nome (Samantha Busalacchi ha negato di essere la candidata a sindaco).
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09 Giugno 2016, 12:27