Ferro di cavallo, via d'uscita | Si riparte con la gara 2006? - Live Sicilia

Ferro di cavallo, via d’uscita | Si riparte con la gara 2006?

L'opera al centro di una riunione della commissione Ambiente Ars. Polemiche sull'assenza di Orlando

PALERMO – Negli ultimi giorni i riflettori sono puntati sul tema del dissesto idrogeologico e, pensando ai rischi presenti nel Comune di Palermo, la paura per dell’acqua fa pensare agli allagamenti periodici che si registrano a Mondello. Si è riacceso così il dibattito attorno ai lavori sospesi per la bonifica del ‘ferro di cavallo’. Il tema è stato oggetto di una audizione della commissione Ambiente e Territorio dell’Ars che ha ascoltato i comitati dei residenti, alcuni consiglieri comunali e il soggetto attuatore della struttura per il dissesto idrogeologico Maurizio Croce.

A fine ottobre è stata trovata la soluzione per fare ripartire i lavori: finanziare gli interventi con una rimodulazione delle risorse del Patto per il Sud e passare la competenza per la realizzazione dei lavori alla Regione. Ma Croce, durante l’audizione, ha dato la notizia che potrebbe cambiare tutte le evoluzioni degli ultimi mesi: i lavori potrebbero ripartire con l’appalto già affidato nel 2006.

Tecnicamente, stando a quanto affermato da Croce, i lavori sono stati affidati a un’impresa, la società consortile Gap, e l’esecuzione dell’appalto risulta sospesa. Fra il 2012 e il 2013 fu necessario fare una variante tecnica poi vennero meno gli stanziamenti regionali ma l’aggiudicazione dei lavori non è stata mai revocata. Dopo il rifinanziamento da parte della Regione degli interventi, i curatori fallimentari del consorzio Gap, nel frattempo messo in liquidazione, avrebbero dichiarato che l’impresa non è più interessata a riprendere i lavori ma, proprio ieri, alcuni dei consorziati al Gap con i requisiti per espletare i lavori avrebbero fatto pervenire la loro disponibilità a portare a compimento l’opera, ferma da 12 anni. In questo caso la Regione metterebbe i 5,5 milioni destinati al ferro di cavallo ma i lavori sarebbero realizzati con il vecchio appalto bandito dal Comune di Palermo.

Gli ostacoli su questa strada sono tutti ancora da superare. Gli uffici delle struttura per il dissesto idrogeologico dovranno capire se i rifiuti speciali presenti nella condotta sono gli stessi che la variante del 2013 prevedeva di rimuovere o se sono di più. Se i lavori necessari dovessero essere maggiori e la cifra dovesse lievitare allora non sarebbe possibile ricorrere allo stesso appalto che al momento risulta sospeso. Se invece l’importo dei lavori dovesse rimanere lo stesso ci sarebbe soltanto da verificare la possibilità di far riprendere l’esecuzione dell’appalto alle ditte che facevano parte del Gap e che sarebbero interessate a svolgere i lavori. Due passaggi tecnici che però potrebbero consentire di far riprendere i lavori nel giro di pochi mesi. Certamente più tempo invece sarebbe richiesto dalla necessità di riscrivere da capo tutta la progettazione. In quest’ultimo caso però la competenza non ritornerebbe al Comune di Palermo ma rimarrebbe in mano alla struttura per il dissesto idrogeologico.

Oggi, però, alla seduta non era presente nessun rappresentate del Comune di Palermo. E non sono mancate le polemiche per l’assenza del sindaco Leoluca Orlando, che però si trovava a palazzo per via del contemporaneo incontro di Anci Sicilia con il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. “Trovo gravissima l’assenza del sindaco all’audizione  da me richiesta sul completamento del Ferro di Cavallo per il superamento di parte degli allagamenti di intere borgate”,  ha commentato il consigliere d’opposizione a Sala delle Lapidi Fabrizio Ferrandelli. Critico anche il deputato regionale di Sicilia Futura Edy Tamajo. Al sindaco è toccato così spiegare le ragioni della sua assenza. “Ho appreso di una convocazione per stamattina in quarta commissione dell’Assemblea regionale siciliana attraverso le dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni consiglieri comunali. – le parole di Orlando – . Per un disguido tecnico, tale convocazione non mi è mai pervenuta e non ho potuto quindi partecipare ai lavori. Essendo per altro nelle stesse ore a Palazzo dei Normanni, sarebbe stato per me certamente facile essere presente”.

Alcuni degli interventi in Commissione hanno fatto notare come il problema di quei quartieri sia la mancanza di un adeguato sistema fognante e che i lavori sul ferro di cavallo non potrebbero comunque essere la soluzione ai sempre più frequenti allagamenti che si registrano nei quartieri marinari ad ovest del centro urbano palermitano. Così Marianna Caronia, componente del gruppo Misto all’Ars, ha chiesto che “si proceda ad un intervento forte di commissariamento del Comune su questa opera e che sia fatta chiarezza” sugli eventuali progetti del Comune riguardanti le altre opere. L’assenza dei rappresentanti del Comune ha comunque bloccato l’attività della commissione parlamentare che piuttosto che fare i conti senza l’oste ha deciso di riscrivere all’ordine del giorno il punto sperando nella presenza di Orlando o di un suo delegato.


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