08 Marzo 2013, 15:24
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ROMA – Un piccolo e delicato fiore giallo: è questo l’omaggio che si usa donare alle donne di tutte le età nella giornata simbolo dell’otto marzo. Un piccolo gesto per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. I grappoli di mimosa, però, incarnano una tradizione prettamente italiana.
L’usanza di donare un rametto di questi fiori giallo intenso risale al 1946 e la scelta è frutto di una cadenza stagionale: il particolare tipo di acacia produttrice dei piccoli pallini gialli, infatti, fiorisce tra fine febbraio e inizio marzo e la sua reperibilità ne garantisce il basso prezzo e una larga disponibilità.
Ma vediamo le tradizioni che ricorrono nei principali paesi del mondo. In Russia, l’otto marzo, è festa nazionale, poiché coincide con l’evento di una grossa manifestazione di donne che portò alla fine dello zarismo. Mentre, Quito, capitale dell’Ecuador, si anima di iniziative culturali, spettacoli e movimenti, in Colombia le donne organizzano le “polladas”, vendite di alimenti per raccogliere fondi a sostegno di attività da loro organizzate. Curiosità sull’Honduras: il paese ha un proprio giorno per festeggiare la donna, ed è il 25 gennaio.
In Africa molti paesi celebrano la ricorrenza, soprattutto nei luoghi dove le donne combattono per sfuggire alla sottomissione: è il caso del Camerun, dove i festeggiamenti durano addirittura una settimana. Situazione opposta in Asia, dove in molti paesi la donna ha un ruolo molto forte. In Indonesia vi sono incontri di donne artiste e intellettuali, spesso con connotati politici, in Vietnam le donne rappresentano una forza lavoro primaria e la Women Union è un elemento di fondamentale importanza della cultura comunista.
In Romania, e in altri paesi dell’Est Europa, invece, si festeggia l’arrivo della primavera insieme alla festa della donna donando il “martisor”, un amuleto porta fortuna, formato da un filo rosso e uno bianco, che esprime un augurio di felicità.
Una giornata importante, quella dell’otto marzo, e soprattutto un momento di riflessione e rivendicazione che non può quindi essere esente da festeggiamenti: oltre a quelli puramente commerciali, infatti, in tutto il mondo sono numerose le iniziative organizzate per ricordare che non bisogna mai smettere di lottare per la propria libertà e indipendenza. Sono molte, al giorno d’oggi, le donne che continuano a subire soprusi e violenze sia nella vita privata che nel lavoro.
Un’iniziativa interessante è quella di “Join Me On The Brigde”, sponsorizzata anche da Google. L’evento, promosso da “Women for Women International”, dà appuntamento sui ponti di tutto il mondo alle donne delle diverse comunità etniche, per mostrare sostegno alla causa femminile e offrire un’immagine multiculturale e di solidarietà.
Sebbene i simboli siano diversi, la tradizione, in qualsiasi parte del mondo, vuole che fidanzate e mogli abbandonino le relative dolce metà per regalarsi una serata esclusiva, alla quale si uniscono le loro amiche. E dove se ne vanno un gruppo di donne sole in cerca di divertimento? Le scelte variano dall’ormai assodato spogliarello ad una cena tra chiacchere e gossip.
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08 Marzo 2013, 15:24