30 Luglio 2018, 16:50
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CATANIA – Boom di presenze al consueto appuntamento della Festa medievale, rievocazione della presenza della regina Bianca di Navarra a Randazzo. Si è conclusa con successo e soddisfazione nella tarda notte di domenica 29 luglio la due giorni della XXII edizione della Festa Medievale, rievocazione storica della presenza della regina Bianca di Navarra (vedova di re Martino I) che proprio a Randazzo ebbe la sua permanenza nel giugno del 1411 manifestando interesse (sulla scorta di lettere autentiche conservate presso la Biblioteca Regionale di Palermo) nel convocare il Parlamento Generale del Regno. L’importanza storica di Randazzo è data dalla presenza in epoche remote di re Federico II e dal passaggio di un altro sovrano, Carlo V di cui però si tramandano tristi ricordi, come pestilenze e saccheggi; l’arrivo ben documentato della regina Bianca di Navarra, invece, inaugura un periodo florido per la città, quello aragonese; quando, infatti, i re di Sicilia la scelsero come dimora estiva della corte, fecero erigere il Palazzo Reale e rinnovare la cerchia muraria, dotarono di tesori le chiese e rinnovarono alla città immunità e privilegi d’antica data.
Dalle lettera che la regina scrisse durante la sua permanenza nell’isola se ne ricava l’immagine di una città demaniale, con tutti i privilegi e le garanzie di pertinenza: nomina per scrutinio degli ufficiali pubblici, estraneità ai vincoli feudali, diritto di esazione di proprie gabelle, esenzione dei cittadini dagli obblighi di leva, assoluta libertà di circolazione e commercio con altre genti del regno. Momento spettacolare e tradizionalmente atteso della manifestazione è stato il nutrito corteo storico dell’Associazione Sicularagonensia, alla quale si deve la nascita e l’organizzazione dell’evento ormai appuntamento fisso per i siciliani. Il corteo che ha sfilato lungo le vie di città ha visto circa 70 figuranti (tra i quali sono presenti diversi gruppi di tamburi,soldati, popolani, cortigiani) con costumi quattrocenteschi studiati e disegnati da esperti di storia dell’arte e del costume, sulla scorta dell’iconografia del periodo e realizzati da sarte randazzesi.
I partecipanti, quasi tutti impegnati nella realizzazione della festa, hanno coinvolto i commercianti, i ristoratori e gli artigiani per l’allestimento di botteghe, mercatini medievali lungo il corso Umberto con lo scopo, ben riuscito, di rivitalizzare luoghi, spazi e immobili artisticamente rilevanti. Alla manifestazione folcloristico-ricreativa sono state affiancate molteplici iniziative: esibizione degli esemplari di falchi (Associazione Centro rapaci Asiff), spettacolo equestre a cura del gruppo ‘Equites Maenarum’, prova di campionato nazionale Arcieri LAM (Lega arcieri medievali), torneo di tiro con l’arco, tamburi medievali in festa provenienti da Buccheri, Giarratana e d’Aragona, con annessa mostra di paramenti sacri, tutti concernenti il periodo rievocato.
La festa é stata arricchita dalla presenza di un gruppo di danzatori per offrire al pubblico un saggio di danze (popolari) e bassedanze (cortigiane) del XIV/XV secolo. Un cartellone ricco di iniziative apprezzate dai tanti turisti provenienti da più parti. Buona la partecipazione degli abitanti del centro storico e delle associazioni locali nella riuscita della manifestazione che si é sviluppata lungo i tre quartieri Santa Maria, San Nicola, Municipio e San Martino.
Foto Siciliainfesta
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30 Luglio 2018, 16:50