25 Giugno 2021, 06:10
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PALERMO – Niente corteo con il carro, nessuna statua della “Santuzza” a percorrere il Cassaro, in forse i fuochi d’artificio. Anche quest’anno Palermo dovrà fare a meno del Festino di Santa Rosalia, o almeno di quello a cui la città è abituata: la pandemia non è ancora archiviata e, nonostante la zona bianca, la sera del 14 luglio è considerata ad alto rischio. Troppo complicato far rispettare divieti e distanziamenti e, pertanto, anche nel 2021 i palermitani dovranno accontentarsi di festeggiamenti in versione “light”.
Non ci sarà la rappresentazione sul sagrato della Cattedrale, né la patrona della città attraverserà corso Vittorio Emanuale fino al mare: il carro degli scorsi anni, in fase di restauro a piazza del Parlamento, sarà posizionato ai Quattro Canti con un’adeguata illuminazione. “Sarà il simbolo della ripartenza – spiega l’assessore alla Cultura Mario Zito – ma tutto il Festino avrà un alto valore simbolico”. Gli uffici sono al lavoro per tentare di salvare il salvabile: nel 2020 non ci furono i fuochi d’artificio ma un solo botto, appunto simbolico, copione che potrebbe ripetersi anche quest’anno anche se sono allo studio altre soluzioni.
“Stiamo lavorando a un’ipotesi di Festino che salvi simbolicamente le cose più importanti e che stanno a cuore ai palermitani – continua Zito – Il nostro obiettivo è evitare comunque gli assembramenti”. Qualche settimana fa si è tenuto un vertice in Prefettura e l’indicazione è stata chiara: lo spettacolo pirotecnico al Foro Umberto I potrebbe attirare turisti e curiosi rendendo difficile quel distanziamento interpersonale che già oggi non viene mantenuto nelle vie dello shopping, figurarsi per un Festino. “Stiamo lavorando a delle alternative”, assicura Zito.
Il Comune però non vuole rinunciare del tutto alle celebrazioni di Santa Rosalia o quantomeno allo spirito della festa e così per il 10 luglio è prevista l’accensione delle luminarie lungo il Cassaro che, eccezionalmente, rimarranno montate fino a settembre. “In pratica tutta l’estate – aggiunge l’assessore – arrivando sino alla festa religiosa del 4 settembre”.
In versione ridotta anche il programma religioso. La sera del 14 luglio in Cattedrale si terranno i vespri solenni e, così come l’anno scorso, l’arcivescovo Corrado Lorefice anticiperà il discorso alla città che tradizionalmente si tiene invece l’indomani a piazza Marina, a metà di una processione che inevitabilmente salterà. Per il 15 luglio sono in programma di mattina il Pontificale, nel tardo pomeriggio invece il simulacro argenteo si sposterà dalla cappella della Cattedrale al sagrato dove si terrà una celebrazione eucaristica o comunque un momento di preghiera. Confermato, qualche giorno prima, l’incontro di Lorefice con i rappresentanti delle altre religioni della città.
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25 Giugno 2021, 06:10