Festino, la Mymoon di Varese| si aggiudica la 390esima edizione

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06 Giugno 2014, 19:03

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PALERMO – Sarà la Mymoon di Varese a organizzare la 390esima edizione del Festino di Santa Rosalia. La ditta di Palmira Matilde Maimone, che ha inglobato il più celebre Studio Festi che ha già curato la manifestazione nel 1995, nel 1996, nel 1997 e nel 2001, si è infatti aggiudicata la gara con un’offerta di 330mila euro. Battuta, ai punti della valutazione tecnica, la Terzo Millennio di Andrea Peria che aveva superato la prima selezione da cui invece erano stati esclusi gli altri tre concorrenti.

In realtà l’aggiudicazione definitiva avverrà solo fra qualche settimana, dopo i controlli di rito della stazione appaltante, ovvero del Comune. In particolare al Ruo Ferdinando Ania toccherà decidere se accogliere o meno la diffida presentata da uno degli esclusi e che potrebbe mettere in discussione tutto. Ma la commissione presieduta da Eliana Calandra, capoarea alla Cultura, e composta dal funzionario Salvatore Tallarita e dall’avvocato Aldo Manno in quota Urega, ha intanto selezionato l’offerta più vantaggiosa. Martedì scorso, alla verifica della documentazione, erano state escluse Sinergie, Il Cantiere delle idee e la Ats composta da Promo Palermo, Videaset e Mama service. Esclusioni dovute anche alla mancanza di firme o all’inserimento del curriculum nella busta sbagliata.

E così questo pomeriggio a Palazzo Ziino la commissione ha proceduto con le ultime due in gara: per la valutazione tecnica la Mymoon ha ottenuto 80,801 punti e la Terzo Millennio 58,531. Un divario incolmabile, visto che l’offerta economica valeva solo 10 punti, e che dà l’idea di come la commissione abbia preferito (e di gran lunga) il progetto di Varese. Un po’ di incertezza c’è stata invece all’apertura delle offerte economiche: la Mymoon ha presentato un ribasso dell’1,49% con oneri per la sicurezza pari a 6.700 euro, mentre la Terzo Millennio l’1% con oneri pari a 5mila euro. Entrambe le ditte hanno arrotondato al ribasso arrivando alla stessa cifra: 300mila euro iva esclusa, contro i 335mila a base d’asta. Una cifra inferiore rispetto allo scorso anno.

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Ma anche per questa edizione non sono mancate le polemiche. L’arrotondamento al ribasso ha provocato le rimostranze di alcuni degli esclusi, che potrebbero anche valutare il ricorso, mentre è già arrivata a Palazzo Ziino la diffida di Sinergie: protocollata mercoledì scorso, contesta alle due ditte finaliste di non aver dichiarato subappalti nonostante il dovere di svolgere i fuochi d’artificio. Toccherà ora al Rup, Ferdinando Ania, valutare la diffida e quindi decidere se rimettere tutto in discussione o meno.

A vincere, come detto, è una vecchia conoscenza dell’amministrazione comunale: Valerio Festi e Monica Maimone hanno un curriculum di tutto rispetto, con spettacoli organizzati in tutto il mondo e una sede per giunta in Brasile. Hanno curato, tra le altre cose, i fuochi di artificio in occasione del restauro della facciata della Basilica di San Pietro nel 1999, l’illuminazione artistica del Colosseo per la visita ufficiale del primo ministro cinese Wen Jiabao e partecipato ai Giochi invernali di Torino e ai Mondiali di ciclismo. Nel suo staff figura anche Sandro Tranchina, attuale direttore organizzativo del Teatro Biondo e curatore di numerose edizioni del Festino tra cui le ultime due.

 

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06 Giugno 2014, 19:03

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