08 Ottobre 2013, 13:22
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Quasi 4.000 studenti, decine di ospiti, una settimana di appuntamenti. E una lezione di fondo: Palermo e la Sicilia vogliono parlare di mafia e antimafia, di percorsi virtuosi e orrore stragista. Il “Festival della legalità” che si è concluso sabato a Palermo consegna questo quadro d’insieme: grande partecipazione degli studenti palermitani a Villa Filippina per una rassegna che ha saputo mettere insieme l’approfondimento e l’intrattenimento.
Dall’allarme di Giuseppe Caruso, che ha chiesto una riforma sui beni confiscati, alle rivelazioni di Teresa Principato, che ha spiegato agli studenti come Messina Denaro non sia il capo di Cosa nostra, dalla riflessione di Mario Conte e Flavio Tranquillo sulla legalità come comportamento quotidiano fino ai racconti delle vittime del racket e di chi è stato vicino a don Pino Puglisi, gli spunti sono stati numerosi.
Ma la rassegna – organizzata da Zerotre srl col patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, della Regione Siciliana, del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo e del Comitato regionale Sicilia del Coni, con la sponsorizzazione di Unicredit e con la media parternship del quotidiano online LiveSicilia.it e dei mensili I love Sicilia e “S” – ha offerto anche l’occasione per coniugare divertimento e riflessione: dalla giornata dello sport ad “AntiRacketChef”, dal musical “Petali nel blu” alle divertenti esibizioni delle squadre cinofile e di soccorso delle forze dell’ordine, gli studenti hanno avuto la possibilità di essere coinvolti con un sorriso nel percorso di legalità.
Più rivolti verso la riflessione e l’analisi, invece, gli appuntamenti pomeridiani. Nel pieno del dibattito sull’immigrazione, l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino ha spiegato le sue strategie per l’integrazione di profughi e migranti, mentre il titolare dell’Economia Luca Bianchi ha fatto il punto sulla crisi di governo e sulle condizioni dei conti della Sicilia. Ricchi di elementi di confronto anche il dibattito sulle startup, con gli esponenti del mondo dell’impresa che hanno messo a punto le strategie per rilanciare l’autoimprenditoria, e quello sui Comuni, che ha visto Leoluca Orlando e Renato Accorinti mettere a confronto i propri modelli. Per arrivare a un punto: Palermo e la Sicilia hanno ancora voglia di discutere.
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08 Ottobre 2013, 13:22