21 Marzo 2013, 19:43
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GIARRE. Tanto tuonò che piovve. Le dure polemiche susseguitesi nelle ultime settimane a Giarre sui presunti sperperi nel comune ionico sembrano aver attirato l’attenzione degli investigatori. Questa mattina la Guardia di Finanza di Riposto si è presentata negli uffici finanziari di via Federico II di Svevia e ha richiesto le fatture riguardanti le utenze telefoniche comunali in uso ai dipendenti. Nella seduta consiliare dello scorso 11 marzo era stato il consigliere di maggioranza, Fabio Di Maria, a presentare un’interrogazione, chiedendo al dirigente dell’area finanze, Letterio Lipari, copia delle bollette in questione. La richiesta era stata sottoscritta poi da quasi tutti i consiglieri comunali ad esclusione di Patrizia Lionti, Fabio Cavallaro, Agatino Zappalà e del presidente Raffaele Musumeci.
“Abbiamo chiesto anche l’intervento del collegio dei revisori dei conti – sottolinea Fabio Di Maria – L’interrogazione è stato un atto dovuto viste le insistenti voci su presunti sforamenti, pare di migliaia di euro, riguardo ad utenze telefoniche in uso ad alcuni dipendenti. Visto e considerato – prosegue il consigliere – che il consiglio comunale è un organo di controllo, è giusto che verifichi come vengono spesi i soldi pubblici”.
Le Fiamme Gialle hanno avviato un’indagine conoscitiva ed entro due giorni dovrebbero acquisire tutta la documentazione richiesta stamani al dirigente della II area Letterio Lipari, procedendo probabilmente in una seconda fase con il raffronto dei tabulati qualora trovassero riscontro le voci su bollette di migliaia di euro. Secondo indiscrezioni, ora al vaglio degli inquirenti, la cifra sarebbe superiore alle 20mila euro. Contattato telefonicamente il ragionieri capo Lipari non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito. “Adesso sapremo se queste voci sono fondate – ha concluso Di Maria – Il nostro obiettivo è solo quello di fare chiarezza”.
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21 Marzo 2013, 19:43