Fiano ad Acireale per il Sì |”Non è un voto pro o contro Renzi”

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27 Novembre 2016, 18:45

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ACIREALE – Emanuele Fiano ad Acireale in sostegno del Sì al referendum. “Questa è la mia iniziativa referendaria n° 111 in tutta Italia. Sto trovando in giro molta curiosità per la Riforma costituzionale. Credo che il dibattito pubblico di queste settimane abbia fatto bene al Paese. Non è un voto pro o contro Renzi: è un voto pro o contro la modernizzazione delle istituzioni italiane. Il fronte del No, per altro, non è credibile come alternativa. Ve lo immaginate un governo con Salvini, Grillo, Berlusconi? Non direi. Ma c’è anche un valore politico sul voto del 4 dicembre. In Europa ed in generale in Occidente si affermano sempre di più proposta politiche populiste molto distanti dalle nostre idee: contro l’Europa, contro l’euro, contro l’alleanza atlantica. Ecco, io credo che ci siano molte buone ragioni per votare Sì”.

Lo ha dichiarato oggi pomeriggio il responsabile nazionale Riforme e Sicurezza del Pd Emanuele Fiano, intervenuto all’iniziativa Un Sì per cambiare l’Italia, organizzata dal Pd di Acireale. L’incontro, che si inserisce nella campagna a sostegno del Sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, si è svolto al palazzo del Turismo di Acireale, con una buona cornice di pubblico. All’iniziativa hanno preso parte parlamentari, sindaci ed amministratori democratici del Catanese. Fiano, che fino ad oggi ha partecipato ad oltre 100 iniziative sul referendum in giro per l’Italia, ha spiegato nel dettaglio i capisaldi della Riforma, come ad esempio il superamento del bicameralismo paritario e la modifica del titolo V della Costituzione, che nella formulazione attuale ha prodotto un numero abnorme di conflitti di attribuzione dinnanzi alla Corte Costituzionale. “Secondo me questa Riforma costituzionale – ha dichiarato Fausto Raciti, deputato nazionale di Acireale e segretario del Pd siciliano – rafforza le Istituzioni, rafforza anche i diritti contenuti nella prima parte della nostra carta. Oggi ci ritroviamo venti sistemi sanitari regionali, venti sistemi della formazione al lavoro, venti sistemi di istruzione. La Riforma riporta queste decisioni al centro, così da rendere uguali i diritti su tutto il territorio. E, modificando il titolo V, mette un freno ai conflitti di attribuzione dinnanzi alla Corte costituzionale”.

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27 Novembre 2016, 18:45

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