30 Gennaio 2014, 16:25
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PALERMO – “Nella vertenza Fiat il ministero dello Sviluppo economico ha avuto un ruolo devastante, ha creato illusioni su possibili investitori che nella migliore delle ipotesi erano inesistenti se non addirittura coinvolti in vicende giudiziarie. Alla fine oggi ci ritroviamo senza nessuna possibilità di sviluppo industriale per l’ex area Fiat e cosa ancora più grave il ministero ha garantito ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, anche dell’indotto, dicendo una bugia perché nella realtà ci sono licenziamenti e lavoratori che da due anni non prendono misure a sostegno del reddito”. Lo dichiara il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, che boccia la politica industriale sul settore auto del ministero e chiede di spostare la vertenza Fiat alla presidenza del Consiglio perché il ministero “ha perso qualsiasi forma di credibilità”. “L’obiettivo non è solo quello di salvaguardare l’occupazione dei lavoratori ma di rilanciare l’intera area industriale di Termini, partire dal settore dell’auto – aggiunge Calà – E’ ormai chiaro che la Fiat ha posto un veto in Italia, ai governi e alla politica, per evitare che altre aziende vengano a produrre nel nostro Paese mentre la stessa Fiat va fuori l’Italia a investire e a pagare le tasse. Di fatto non è più italiana”.
La Cgil esprime apprezzamento per l’intervento odierno al consiglio comunale di Termini del neo presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando. “Il presidente Anci ha fatto bene a intestarsi questa vertenza, sia in quanto sindaco di Palermo che in rappresentanza degli altri comuni siciliani, perché ha un valore simbolico per l’intero territorio siciliano. Abbiamo apprezzato anche le parole dell’assessore Linda Vancheri anche se crediamo che il governo regionale debba e possa fare di più: innanzitutto ponga al governo centrale un problema nazionale sulla desertificazione in Sicilia e sugli investimenti da indirizzare sul territorio siciliano e sui quali la Regione può dare la sua disponibilità a compartecipare”.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e presidente Anci Sicilia, è intervenuto oggi ad una assemblea convocata dalle Organizzazioni sindacali e che ha coinvolto tutti i lavoratori della Fiat e dell’indotto, presso la sala consiliare del Comune di Termini Imerese, presente, tra gli altri, anche il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. Sottolineando la posizione unitaria sulla vertenza Fiat di Termini Imerese di tutti i comuni siciliani, Orlando ha detto che la stessa vertenza “O torna ad essere di rilievo e interesse nazionale o diventa una modesta vertenza provinciale destinata, inevitabilmente, a spegnersi. Come Sindaco e Presidente Anci Sicilia contatterò il ministro Zanonato in vista dell’incontro programmato per domani”. Nel corso del suo intervento, il sindaco ha anche annunciato di aver scritto al Presidente del Consiglio, Enrico Letta, per sollecitare l’inserimento della vertenza di Termini Imerese nell’agenda dei lavori di Palazzo Chigi. “Il sito di Termini – continua il sindaco di Palermo – deve continuare ad essere un forte polo industriale e non ridotto a spezzatino di iniziative inconsistenti e precarie. Soltanto una presenza industriale forte di Fiat o di altra grande industria nel settore auto e di innovazione può garantire i livelli di produttività e occupazionali riconducibili anche sull’indotto”.
Intanto prosegue il presidio di un gruppo di operai Fiat, ex pulizieri del Policlinico e assistenti ai disabili nelle scuole del Cobas Slai di Palermo davanti la sede della Presidenza della Regione. Ieri si sono registrati momenti di tensione alla notizia del mancato incontro con il capo di gabinetto della Presidenza Gianni Silvia, previsto per le 17.30. La protesta immediata degli operai, precarie e precari, lavoratrici e lavoratori che si sono riversati verso il portone del palazzo ha sbloccato la situazione e l’incontro c’è stato. Al capo di gabinetto Silvia è stato fatto il punto delle tre vertenze e lo stesso ha assicurato che avrebbe riferito al presidente Crocetta.
Questa sera il consiglio comunale ha approvato, ai sensi dell’art. 51 dello Statuto del Comune di Palermo la direttiva “Solidarietà e sostegno ai lavoratori FIAT ed ai lavoratori del c.d. indotto, in previsione dell’incontro del 31 gennaio 2014 al Ministero dello Sviluppo Economico”.
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30 Gennaio 2014, 16:25