14 Aprile 2014, 18:06
2 min di lettura
PALERMO- Ok alla proroga per altri sei mesi (fino al 31 dicembre) alla cassa integrazione in deroga per gli operai delle Fiat di Termini Imerese. E’ quanto si apprende da fonti sindacali che stanno partecipando al vertice romano al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza delle tute blu siciliane del gruppo.
La protesta degli operai
Gli operai della Fiat e dell’indotto hanno “impacchettato” a Termini Imerese i cancelli della fabbrica siciliana del Lingotto e affisso un cartello con scritto “Anche tu ci hai spezzato il cuore…”, parafrasando la campagna pubblicitaria del gruppo, realizzata nei giorni scorsi nel parcheggio dei dipendenti di Mirafiori. Duecento operai, secondo le cifre dei sindacati, sono radunati nel piazzale antistante lo stabilimento, che la Fiat ha chiuso a novembre del 2011, collocando tutti i lavoratori in cassa integrazione. L’iniziativa è stata organizzata in occasione del vertice in corso al ministero dello Sviluppo economico a Roma con rappresentanti del governo, della Regione siciliana, dell’azienda e dei lavoratori per discutere della proroga per altri 6 mesi del paracadute sociale e delle proposte di reindustrializzazione del sito. Gli operai della Fiat sono in cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno.
La conferma del ministero
Niente mobilità per i lavoratori di Termini Imerese, ma proroga straordinaria per altri sei mesi, fino al 30 dicembre, della cassa integrazione in deroga in scadenza il 30 giugno. Lo annuncia il ministero dello Sviluppo in una nota, in cui afferma di reputare questo tempo sufficiente a verificare i progetti di reindustrializzazione in campo.
“Nuovi investitori”
Secondo fonti sindacali, nel corso del vertice al ministero dello Sviluppo economico sulla Fiat di Termini Imerese, è emerso che due nuove aziende, operanti una nel settore della costruzione di auto ibride, l’altra in quello delle batteria di ultima generazione, avrebbero mostrato interesse a investire nell’area industriale, con ricaduta occupazionale rispettivamente di circa 550 e 100 addetti. Resta confermato anche il progetto di Mossi e Ghisolfi, che dovrebbe impegnare a regime altri 200 operai. In stand by le proposte di Biogen e Landi. Intanto, secondo fonti della Regione, negli incontri dei mesi scorsi i rappresentanti delle società di consulenza Protrade e Career Counseling avrebbero manifestato la propria disponibilità a coadiuvare l’amministrazione pubblica nella selezione di eventuali proposte per la reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese, dove la Fiat ha chiuso la fabbrica nel 2011, collocando tutti gli operai in cassa integrazione. Alla proposta, però, la Regione non avrebbe dato seguito per mancanza di investitori. Oggi a Roma è stata decisa la proroga degli ammortizzatori sociali per altri 6 mesi, fino al 31 dicembre, per gli operai della Fiat. L’accordo sottoscritto sulla cig in deroga per le tute blu, impegna le parti a estendere la medesima tutela agli operai delle ditte dell’indotto e ai 169 addetti di Lear e Clerprem, licenziati a gennaio.
(Fonte ANSA)
Pubblicato il
14 Aprile 2014, 18:06