16 Ottobre 2013, 06:00
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CATANIA – E’ tempo di passare dalle parole ai fatti. Il consigliere comunale della Lista Con Bianco per Catania, Giuseppe Catalano non sembra soddisfatto di quanto realizzato dalla nuova amministrazione nei primi tre mesi di governo. Un’inattività che si rispecchia in quella del consiglio comunale che, negli utlimi due mesi si è riunito appena due volte. “Purtoppo, e spero sia solo per il momento, non è partita del tutto la macchina amministrativa e burocratica del consiglio comunale – spiega Catalano a LivesiciliaCatania. Fino a oggi ci siamo riuniti solo due volte e, oltre tutto, senza affrontare questioni importanti. Ci sono tantissimi temi da trattare – aggiunge – ma ancora oggi non ne è stata affrontata una”.
Non solo. Secondo Catalano non ci sarebbe dialogo tra le varie componenti istituzionali che dovrebbero governare la città. “Vedo che c’è uno scollamento tra la Giunta e il consiglio comunale – continua l’esponente della maggioranza – e anche verso le municipalità. L’impressione è che si tratti di tre enti differenti con intenti differenti”. Un vuoto di comunicazione che, per Catalano, inciderebbe e non poco sulla macchina amministrativa della città, rallentandola.
Un passato da consigliere della quinta municipalità e, in seguito, da presidente dello stesso consiglio di quartiere, Catalano non è mai stato un politico “allineato”. Da esponente del Mpa, nel corso della passata consiliatura, ha spesso criticato gli amministratori dell’era Stancanell, per non aver dato seguito alle parole e agli impegni presi con la gente. E ora sollecita il sindaco Bianco affinché quanto assicurato, soprattutto nei confronti delle periferie, più volte indicate come obiettivi prioritari nel corso della campagna elettorale, venga realizzato. “Io ho puntato tutto sulle periferie, dal momento che provengo da uno dei quartieri più problematici della città – prosegue. Negli anni ho visto tante amministrazioni avvicendarsi ma, eccettuato il primo mandato di Scapagnini, quando l’ex sindaco tentò di rendere reale il decentramento, ho visto scemare l’attenzione verso questo argomento. Ancora non sappiamo effettivamente quale sia la volontà della nuova amministrazione – continua – ma sono fiducioso, perchè quanto assicurato dal sindaco è stato non solo il mio cavallo di battaglia, ma lo stesso Bianco ha preso impegni concreti in questo senso”.
Un problema, però, ci sarebbe. “Notando le deleghe, ci rendiamo conto che solo una parla di periferia, ed è quella che il sindaco ha assegnato a Rosario D’Agata e che riguarda Librino. C’è la delega al Decentramento, certo – incalza – ma nessun altro quartiere ne ha una propria nè sembrano esserci progetti per le altre zone”. Quella di Catalano, però, vuole essere una critica costruttiva. Una sollecitazione per il primo cittadino e per l’intera Giunta municipale. “Invito l’amministrazione che sostengo con convinzione a essere più attiva – dice ancora – e a passare dalle parole ai fatti. Agli assessori in particolare dico invece di passare più tempo nelle periferie stilando, alla luce delle condizioni economiche dell’Ente che permettono poco margine di intervento, una lista di priorità e di azioni possibili, per essere fattivi e, soprattutto, per dare risposte ai cittadini. Capisco che sindaco e assessori si ritrovano in una situazione complicata e che ci sono tantissimi argomenti da affrontare, però vanno individuate e affrontate anche le esigenze dei cittadini”.
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16 Ottobre 2013, 06:00