La figlia che amava il carabiniere | Il boss: "Bisogna ammazzarla" - Live Sicilia

La figlia che amava il carabiniere | Il boss: “Bisogna ammazzarla”

FOTO D'ARCHIVIO

Il blitz antimafia svela i retroscena del folle piano del capomafia di Bagheria. Foto d'archivio.

PALERMO – Bagheria, provincia di Palermo, anno 2017. C’è chi è pronto ad ammazzare per difendere l’onore. L’onore distorto di Cosa nostra.

Il piano era nella sua mente già da anni. La mente di un capomafia, Pino Scaduto, che voleva sbarazzarsi della figlia. Innanzitutto perché la riteneva responsabile dei suoi vecchi guai giudiziari. Poi, di recente, perché la ragazza aveva iniziato una relazione sentimentale con un maresciallo dei carabinieri “disonorando” la figura del padre.

Era il 2009 quando il settantunenne boss di Bagheria scriveva alla sorella per dirle che “questo regalo quando è il momento glielo farò… glielo faccio ancora più bello questo regalo… tempo a tempo che tutti arriva”.

E il tempo era arrivato lo scorso 4 aprile, quando Scaduto è stato assolto dall’accusa di estorsione. Aveva già finito di scontare una precedente condanna per mafia e caduta la nuova contestazione ha lasciato il carcere. E così è stato necessario arrestarlo di nuovo perché, come scrive il giudice Nicola Aiello, “approfittando della sua recente scarcerazione potrebbe attualizzare il suo scopo dichiarato di sopprimere la figlia”. Quella relazione, prima tenuta nascosta e ora alla luce del sole, era un marchio di infamia.

Dal giorno della scarcerazione i carabinieri della compagnia di Bagheria non hanno smesso di pedinarlo. Una recentissima informativa ha imposto la massima allerta. Il capomafia ha ordinato dal carcere di “ammazzare lei” poiché “tutto da lei è partito”. Le presunte colpe del passato si sommavano alle attuali questioni d’onore.

Dovevano morire la ragazza e il militare. È stato il figlio di Scaduto, Paolo, intercettato dai carabinieri a svelare di essersi rifiutato di eseguire l’ordine di morte: “No, io non lo faccio, il padre sei tu e lo fai tu… io non faccio niente… mi devo consumare io? Consumati tu, io ho trent’anni… non mi consumo”.

Il piano emergeva anche dalle parole di altre due persone intercettate: “Sono loro nella famiglia, si ammazzano come i cani, a quel picciutteddu lo stanno facendo diventare… che se avete qualcosa da dire, sbrigatevela fra voi della famiglia.. che minchia ci dite ai cristiani?… sua figlia o ha sbagliato o l’ha indovinata… non è sempre sua figlia? Che minchia vuole”. L’arresto ha evitato che dalle parole l’anziano boss passasse ai fatti.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI