03 Novembre 2015, 18:12
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CATANIA – Un emozionante viaggio a ritroso nel tempo fino a 100 milioni di anni fa, quando i dinosauri regnavano sulla Terra. Dal 28 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 il padiglione A2.2 del Centro fieristico e congressuale Etnapolis si trasforma in una giungla del Mesozoico invasa dalle enormi creature della mostra “Days of the Dinosaur”. Dopo aver stupito milioni di visitatori in tutto il mondo e in contemporanea con Napoli, l’esposizione arriva finalmente a Catania, con più di 30 esemplari a grandezza naturale, animati con la sofisticata tecnologia animatronica. Giganti progettati e costruiti fedelmente non solo nell’aspetto, ma anche nei movimenti e nei “comportamenti”, grazie al supporto di un team di paleontologi professionisti. Dinosauri che muovono parti del corpo, occhi, lingua e dita delle zampe con un effetto di eccezionale realismo sullo sfondo di scenari mozzafiato.
Giochi di luci, suoni spaventosi e allestimenti vegetali per offrire ai visitatori – abituati agli interessanti, ma statici fossili dei musei tradizionali – un’esperienza straordinaria. Un giardino giurassico “vivo” per incontrare da vicino creature ormai estinte come il Tyrannosaurus rex, l’animale preistorico più celebre al mondo, mentre attacca mortalmente un Triceratopo. E per osservare il Lambeosaurus, famoso per il buffo “becco d’anatra”, o l’Oviraptor, un dinosauro dal becco senza denti, ideale per frantumare uova, o, ancora, il noto Velociraptor, un agile cacciatore dagli artigli affilati pronto a sferrare il suo attacco.
“Days of the Dinosaur”, pur essendo una mostra-spettacolo, non trascura gli aspetti scientifici e educativi, approfondendoli con specifiche schede informative sull’evoluzione, sulla classificazione e sull’habitat delle specie in esposizione. Il personale della mostra è formato da giovani paleontologi che con il loro entusiasmo e la loro conoscenza sapranno dare risposte competenti al pubblico e organizzare visite guidate. Decine sono le attività per allenare curiosità e creatività e scoprire tutto sui dinosauri, tra cui: l’Area Disegno, in cui dare libero sfogo alla fantasia attraverso stencil e colori; la Dino sand box per “piccoli” aspiranti archeologi alla ricerca di ossa di dinosauro nascoste sotto la sabbia da ricomporre per imparare, divertendosi, quanto studio, impegno e pazienza si nascondono dietro una scoperta scientifica; i Dino interattivi per dar vita a un dinosauro in miniatura e farlo muovere attraverso modellini in scala; il Dino Cinema 3D in cui, inforcati gli occhiali 3D, sarà possibile vedere “The Big Bang”, un affascinante film di animazione che, partendo dall’esplosione che diede origine all’universo 14 miliardi di anni fa, arriverà ai giorni nostri, con una lunga sosta nel Mesozoico; il Dino Ride, per provare l’ebbrezza di cavalcare in sella a un dinosauro.E infine il Dinoshop dove acquistare souvenir della mostra, giocattoli, libri e DVD.
Allestita in 20 paesi, dall’Argentina al Sudafrica, l’esposizione è prodotta dalla Edutainment srl con il supporto della Facoltà di Scienze della Terra di Catania che ha selezionato il gruppo di giovani paleontologi che costituiranno il personale di sala, pronto a rispondere alle domande di appassionati e curiosi. “La mostra – spiega Francesca Matrunola, curatrice della Edutainment – regalerà ai bambini un’avventura molto suggestiva perché li catapulterà letteralmente in un’altra dimensione, fatta di magiche atmosfere. Un tour avventuroso nel tempo che, stimolandoli all’apprendimento, li porterà a interfacciarsi con tantissime emozioni, non solo l’entusiasmo e il divertimento ma anche le paure, elaborate attraverso lo strumento creativo del gioco e dell’intrattenimento educativo”
“L’opportunità di ammirare ricostruzioni dinamiche di animali vissuti nel passato è sempre attraente per il pubblico – evidenzia Marco Signore, paleontologo -. Punto di forza della mostra è divulgare la cultura scientifica e renderla fruibile anche ai non addetti ai lavori. Poter incrociare alcuni degli animali più sorprendenti del Mesozoico, insieme con quelli che definirei ‘grandi classici’, come il Tyrannosaurus Rex, è davvero una bella occasione.
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03 Novembre 2015, 18:12