10 Dicembre 2015, 12:27
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CATANIA – “Molto preoccupato”. Il vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidicono confessa di non sentirsi tranquillo rispetto alla situazione finanziaria dell’Ente, alla luce dell’ordinanza della Corte dei Conti – una sorta di ultimatum per evitare il dissesto – e dei ritardi sull’approvazione del bilancio di previsione, per sollecitare il quale, ieri, si è insediato il commissario regionale.
“Oggi pomeriggio – afferma Arcidiacono – presenterò in aula la richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario affinché l’assessore Girlando faccia chiarezza su quanto richiesto dalla Corte dei conti, che appare francamente molto grave. E, in generale, sulla reale situazione finanziaria di Palazzo degli Elefanti”. Un’iniziativa istituzionale, tiene a precisare, in veste di vice presidente preoccupato per le sorti della città. “Ritengo doveroso – sottolinea – che, come prima cosa, di fronte a problemartiche così complesse, l’amministrazione relazioni all’assemblea cittadina, il luogo del confronto ma soprattutto il luogo nel quale si assumono le decisioni importanti. Bisogna dunque fornire tutti gli strumenti necessari ai consiglieri – continua – per permettere loro di assumere decisioni in piena coscienza”.
Sulla reale situazione finanziaria del Palazzo, invece, secondo Arcidiacono, ci sarebbe ancora troppo fumus. “La Corte si riferisce agli ultimi anni – sottolinea il vicepresidente – alla situazione delle aziende partecipate, per cui ancora attendiamo la delibera di rioganizzazione, dei residui, dei debiti fuori bilancio. di cui ancora non sembra chiaro l’esatto ammontare. Inoltre – continua – al decimo punto inserisce anche il Bilancio di previsione del 2015, che ancora attendiamo”.
Da qui la richiesta di Consiglio straordinario. Un “passaggio politico” specifica il vicepresidente. “parlo in rappresentanza della città e non solo di chi mi ha votato: la situazione è critica e credo doveroso che la Giunta venga in aula a spiegare quale direzione intenda prendere l’amministrazione, quali le modalità e quali i tempi. Questo ancora non è chiaro al Consiglio né alla città”.
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10 Dicembre 2015, 12:27