10 Marzo 2021, 20:34
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PALERMO – Attesa per quattro giorni, alla fine la finanziaria è arrivata in Aula all’Ars. Un testo di decisamente ‘extralarge’ quello vento fuori dai lavori della commissione Bilancio, composto originariamente da 161 articoli (compresa l’entrata in vigore) e che ora, dopo la cura dimagrante di 25 norme imposta dagli uffici di Palazzo dei Normanni, è scesa a 136. “Abbiamo stralciato 25 articoli perché incostituzionali o con problemi di copertura”, ha spiegato in Aula il presidente del Parlamento regionale, Gianfranco Miccichè, in apertura di seduta a Palazzo dei Normanni.
Bilancio e legge di stabilità, quindi, sono stati incardinati ufficialmente e iniziano così la loro navigazione nelle acque di Sala d’Ercole. Ci sarà tempo fino a mezzogiorno di giovedì per presentare gli emendamenti al bilancio, mentre per la manovra il termine scadrà a mezzanotte, fra giovedì e venerdì. Miccichè, però, avverte: non è tempo di barricate e lunghe battaglie d’Aula. “La Regione è in gestione provvisoria e dobbiamo fare presto – raccomanda ai gruppi parlamentari -. Tante persone rischiano di non ricevere gli stipendi. Non ci saranno ostacoli a eventuali emendamenti aggiuntivi di carattere ordinamentale, ovviamente non me ne aspetto un migliaio perché abbiamo la necessità di correre con i lavori facendo comunque le cose per bene”.
Miccichè ha anche indicato un primo possibile calendario dei lavori per giungere all’approvazione dei documenti contabili in tempi celeri: “La mia idea sarebbe quella di lavorare venerdì in questa settimana per iniziare i lavori della Finanziaria e poi ripartire da lunedì pomeriggio. Da quel momento, fino a quando la legge di stabilità non sarà conclusa, vorrei stare giorno dopo giorno giorno in Aula e, se fosse necessario, anche i sabati e le domeniche”.
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10 Marzo 2021, 20:34