21 Dicembre 2016, 18:42
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PALERMO – Aggiornamento 21.01 Il governo sembra aver cambiato nuovamente idea. Dopo aver annunciato in Commissione bilancio, l’idea di ricorrere all’esercizio provvisorio, la giunta di Crocetta avrebbe proposto nuovamente l’esame e l’approvazione del bilancio pluriennale. Il motivo alla base sarebbe legato alle difficoltà che incontrerebbero i precari per la proroga. Una proroga che è legata alla ipotesi di stabilizzazione che non troverebbe, nell’esercizio provvisorio, la copertura finanziaria per gli anni successivi. In commissione bilancio la maggioranza di governo è spaccata. Ma adesso si inizia a discutere sulla possibilità di approvare una manovra, anche se “snella” entro il 31 dicembre. Ma i tempi sono già strettisismi.
L’esercizio provvisorio
La manovra è arrivata a Palazzo dei Normanni solo a metà pomeriggio. Troppo tardi. E così, alla fine, il governo regionale ha dovuto arrendersi. Niente bilancio e Finanziaria, per il momento: Crocetta ha deciso che la Regione andrà in esercizio provvisorio per due mesi. In quel periodo, bisognerà lavorare al bilancio e alla legge di stabilità, ma nel frattempo bisognerà garantire ai precari della pubblica amministrazione entro il 31 dicembre quantomeno la proroga dei contratti.
Non era questa la soluzione preferita dalla giunta di Crocetta. Lo stesso governatore aveva messo in guardia l’Assemblea regionale: “Confido – aveva dichiarato pochi giorni fa Crocetta – nella rapida approvazione da parte del parlamento e soprattutto che non venga approvato un esercizio provvisorio, che rischierebbe di far restare senza stipendio per alcuni mesi, diverse categorie di lavoratori. Non c’è alcuna ragione di doverlo fare, – aveva aggiunto – nella prossima finanziaria potranno essere inserite tutte le norme che non hanno trovato spazio adesso e nelle manovre di assestamento verificare eventualmente le previsioni anche sulla base dell’andamento delle entrate che si verificheranno nei prossimi mesi, che prevediamo più alte che nel passato”.
Era il 17 dicembre. Ma da allora, la manovra non si è mossa da Palazzo d’Orleans, anzi, meglio, dagli uffici dell’assessorato all’Economia di via Notarbartolo. Ad aggravare un ritardo già clamoroso e sottolineato con la matita blu anche nella recente relazione della Corte dei conti sul documento di programmazione economico-finanziaria della Regione. Ritardi che, come raccontato da Live Sicilia nei giorni scorsi, non erano compatibili con i vari step previsti dal regolamento dell’Ars, in vista di una scadenza come quella del 31 dicembre.
“Non credo che l’Ars voglia mettere in bilico gli stipendi di ventimila persone” aveva però insistito il governatore. Parole che sono state lette come una sorta di “ricatto morale” da molti deputati e che hanno costretto lo stesso presidente Ardizzone a intervenire con una nota ufficiale in apertura della seduta di ieri: “A fronte della richiesta di un celere esame dei testi governativi – ha risposto Ardizzone – devo riscontrare un inammissibile ritardo nella presentazione degli stessi, elemento questa che non si concilia con quella richiesta di assunzione di responsabilità”. Parole dure, nonostante il rispetto del “tono” istituzionale. E che facevano presagire alla decisione di oggi: “Ritengo, pertanto, a questo punto – aveva preannunciato Ardizzone – assolutamente necessaria la presentazione, congiuntamente ai documenti finanziari, del disegno di legge di esercizio provvisorio proprio per evitare quella interruzione dell’attività amministrativa che porterebbe un grave nocumento alla società e all’economia siciliana, con particolare riferimento alla necessità di assicurare le risorse finanziare idonee a garantire la proroga dei precari”.
E il governo si è dovuto “arrendere”. “Del resto – commenta oggi il presidente della Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo – quella dell’esercizio provvisorio era l’unica strada percorribile. La manovra è arrivata solo questo pomeriggio e non ci sono più i tempi tecnici per approvarla”. Domani quasi certamente la giunta si riunirà per approvare il ddl dell’esercizio provvisorio. Poi, bisognerà pensare alla proroga dei precari, prima della fine dell’anno. Solo nel 2017 si inizierà a parlare di Finanziaria.
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21 Dicembre 2016, 18:42