19 Dicembre 2024, 22:43
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PALERMO – Il governo Schifani porta a casa il primo obiettivo della Finanziaria. L’Agenzia per l’attrazione degli investimenti, prevista dall’articolo 1 della legge di stabilità, non vedrà la luce ma al suo posto ci sarà una task-force di cinque esperti che si insedierà presso l’Irfis.
Il risultato è frutto di una mediazione portata avanti dal governo. “Abbiamo accolto le osservazioni delle opposizioni che temevano per il rischio di un nuovo carrozzone pubblico”, ha spiegato in Aula l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino.
L’ok alla task-force, tuttavia, non è stato semplice per il governo che ha dovuto superare una serie di votazioni a scrutinio segreto, con il rischio incombente dei franchi tiratori. Il voto decisivo sulla riscrittura del governo, alla fine, segna un punto netto a favore dell’Esecutivo: 39 sì e 24 no. Poco prima, in altre votazioni-trappola, la maggioranza si era scesa a quota 36 ma non ha mai rischiato il ko.
Merito della ‘moral suasion’ portata avanti in una lunga pausa pomeridiana, con il gruppo di Forza Italia in conclave per due ore, ma anche della strategia d’aula condotta dai colonnelli del centrodestra e che però non è piaciuta alle opposizioni.
Pd e Movimento cinque stelle hanno denunciato un tentativo di “controllo del voto” attraverso spostamenti di postazioni, con deputati che avrebbero ‘sorvegliato’ i propri colleghi di maggioranza quando è stato il momento di pigiare il tasto verde o rosso. “Sta accadendo qualcosa che di democratico non ha nulla”, ha attaccato il capogruppo dem Michele Catanzaro, sostenuto anche dall’omologo M5s Antonio De Luca e dal coordinatore regionale dei pentastellati Nuccio Di Paola.
Alla fine il verbale dell’Aula parlerà di una maggioranza blindata che supera diverse votazioni e che ora può contare anche su un atteggiamento più collaborativo, e alla luce del sole, da parte della pattuglia di Sud chiama Nord. L’Aula dà il via libera anche ad un sub-emendamento di Cateno De Luca. Il dialogo con il sindaco di Taormina e i suoi, però, non viene visto di buon occhio da diversi deputati del centrodestra.
Il governo Schifani, intanto, porta a casa il primo obiettivo. L’emendamento di riscrittura prevede che la task-force venga composta da cinque professionisti “di elevata qualificazione in materie giuridiche, economico-aziendalistiche, finanziarie”. I cinque saranno selezionati da una short list che dovrà essere redatta in base ad un avviso pubblico. Per i compensi della task force la spesa massima sarà di duecentomila euro, mentre centomila euro andranno ai rimborsi spese dei venti componenti di un comitato scientifico che collaborerà con la task-force.
L’incognita più grande per l’Esecutivo, al momento, resta il calendario. L’andamento di queste prime giornate di lavori è decisamente lento, con cinque articoli approvati su 21, e anche oggi diverse norme sono state accantonati in attesa che tutte le caselle, in primis quella del maxi-emendamento del governo, vadano al loro posto. Domani, venerdì 20 dicembre, nuovo round.
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19 Dicembre 2024, 22:43