19 Dicembre 2024, 18:32
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PALERMO – Il voto segreto surriscalda il clima all’Ars, dove i deputati sono alle prese con la Finanziaria. Ad accendere la miccia è una riscrittura dell’articolo 1 presentata dal governo, che manda in soffitta l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti per lasciare posto ad una task-force di cinque professionisti che costerà un milione e mezzo di euro.
La modifica proposta dal governo ha superato la prova del voto segreto (39 a 24) ma Pd e Movimento cinque stelle in aula hanno preso la parola per denunciare “strani cambi di posto” tra i deputati della maggioranza e presunte “richieste di fotografare il voto”. Un modo, secondo le opposizioni, per “controllare” le mosse dei cosiddetti franchi tiratori nella maggioranza in caso di voto segreto. A queste osservazioni, però, ha risposto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: “Non ci sono posti assegnati tra i banchi di Sala d’Ercole, ad ogni modo in caso di voto segreto tutto avverrà in maniera regolare”.
“C’è qualcosa che non va all’interno dell’aula in questi minuti – ha avvertito il capogruppo del Pd Michele Catanzaro -, qualcosa che di democratico non ha nulla e che noi denunciamo con forza. Una bruttissima pagina”. Catanzaro ha quindi chiesto a Galvagno “di non fare finta di nulla” rispetto a quanto sta accadendo” a Sala d’Ercole.
L’emendamento di riscrittura prevede che la task-force venga composta da cinque professionisti “di elevata qualificazione in materie giuridiche, economico-aziendalistiche, finanziarie”. I cinque saranno selezionati da una short list che dovrà essere redatta in base ad un avviso pubblico. Per i compensi della task force la spesa massima sarà di trecentomila euro.
In aula critiche sulla riscrittura: “La pezza è peggio del buco, il governo dovrebbe ritirare l’articolo 1”, le parole del deputato Antonello Cracolici. “Qui si sta creando un poltronificio – mette in luce il dem Nello Dipasquale -. Una squallida operazione per mettere su cinque poltrone per altrettanti amici”. E di “stipendificio che permetterà a questi cinque ‘super-esperti’ di guadagnare cinquemila euro al mese” parla anche Catanzaro. Critiche anche dal capogruppo M5s Antonio De Luca e dal coordinatore regionale dei pentastellati Nuccio Di Paola.
Immediata la replica dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino: “Critiche ingenerose, abbiamo accolto le indicazioni dell’opposizione che avevano criticato la nascita dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti paventando il rischio della nascita di un nuovo carrozzone. Il nostro intento – conclude – è quello di aiutare gli imprenditori a districarsi nelle difficoltà, realizzando così un aumento degli investimenti sul territorio siciliano”.
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19 Dicembre 2024, 18:32