27 Gennaio 2017, 17:16
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PALERMO – Sorridono in pochi. Tra questi, l’istituto zootecnico o l’istituto per la vite e il vino. Piangono in tanti, invece. Enti regionali che vedranno ulteriormente ridotto, nella prossima finanziaria, lo stanziamento già “dimagrito” in occasione della precedente manovra. Tra i tagli, però, ecco anche quelli per gli interventi in caso di calamità naturali, o quelli dei fondi destinati alla protezione civile. Mentre salgono, e di molto, i contributi destinati agli studenti portatori di handicap. Ma tutte le somme stanziate, tra pochi mesi, potranno subire ulteriori riduzioni: a giugno di farà una verifica sul rispetto da parte della Regione dell’accordo con lo Stato in termini di entrate. E si tireranno le somme.
Ridotti i contributi a Irsap ed Esa
Nel cosiddetto “allegato 1” della legge di stabilità regionale c’è una “Regione parallela”. Una galassia di enti e soggetti vari destinatari ogni anno di questi finanziamenti. Come detto, la maggior parte di loro vedrà decurtati quei contributi. L’Irsap, ad esempio, l’ente che ha inglobato le Aree di sviluppo industriale siciliane e che è ancora affidato a un commissario ad acta (Maria Grazia Brandara) vedrà il proprio stanziamento ridotto addirittura di 5 milioni di euro: da 18,6 a 13,3 milioni. Scendono di mezzo milione i contributi per l’Esa e per gli enti economici in eterna liquidazione come Azasi, Espi ed Ems; di 400 mila euro scende quello destinato agli enti che gestiscono le riserve naturali; ridotte di un milione le spese per le comunità alloggio destinate ai pazienti dimessi dagli ex ospedali psichiatrici.
Tagli anche per le università. Ridotto di 200 mila euro lo stanziamento per gli Enti per il diritto allo studio (in Finanziaria una norma prevede inoltre la creazione di un unico Ersu), di 1,6 milioni quello per i Consorzi universitari, addirittura di 1,4 milioni quello destinato alle borse di studio per frequentare le scuole di specializzazione in medicina.
I tagli alla protezione civile
Ma i tagli maggiori riguardano gli stanziamenti destinati alla prevenzione e all’intervento in caso di calamità naturali e danni provocati dagli agenti atmosferici. Il governo, infatti, ha deciso di dare una sforbiciata a un pacchetto di capitoli di bilancio: azzerato lo stanziamento da 100 mila euro destinato al personale della pubblica amministrazione impegnato in attività di protezione civile e nella gestione delle situazioni di allerta ed emergenza, tagli di 800 mila euro alle “spese di prima assistenza e per pronto intervento in occasione di pubbliche calamità o per la difesa della salute o per l’incolumità pubblica”, della stessa entità la riduzione al capitolo destinato agli investimenti per la prima assistenza, di un milione è ridotto l’importo per fronteggiare le conseguenze dovute a “eccezionali eventi atmosferici” che si sono abbattuti nel recente passato sulla Sicilia. Infine, riduzione di 700 mila euro per gli interventi urgenti di protezione civile relative ad acque e rifiuti e per il potenziamento delle infrastrutture e delle reti. Sono poi stati azzerati gli stanziamenti da quasi 1,8 milioni destinati alle opere pubbliche nei porti siciliani, previsti nella precedente manovra.
Gli enti che “sorridono”
Restano sostanzialmente immutati, invece, i finanziamenti per i teatri siciliani e anche per il Fondo unico per lo spettacolo fissato in 5 milioni di euro. Mentre qualche ente può anche sorridere, visto che la Regione ha deciso di incrementare, rispetto alla scorsa finanziaria, lo stanziamento destinato. Tra questi, l’Istituto zootecnico che riceverà 700 mila euro in più assicurandosi un contributo di quasi tre milioni; di 300 mila euro cresce il contributo per l’Istituto vite e vino (adesso è di oltre 5,2 milioni). Cresce poi lo stanziamento della Regione per le “Orestiadi” di Gibellina: dai 268 mila euro della scorsa finanziaria si arriverà a mezzo milione. Cresce poi di 2,5 milioni il capitolo genericamente dedicato ai “soggetti beneficiari di un contributo economico” e di 14 milioni quello per l’assistenza e il trasporto degli alunni con disabilità.
I soldi congelati
Ma questi contributi potrebbero essere ulteriormente ridotti tra qualche mese. Dei complessivi 375 milioni stanziati in questo elenco per il 2017, ben 75 milioni sono, di fatto, “congelati”. Quasi tutti gli enti, infatti, hanno “accantonato” una somma che si libererà solo se la Regione rispetterà i vincoli fissati con l’accordo tra Crocetta e il governo nazionale che ha visto la revisione dello Statuto e delle entrate alla Sicilia. Se non si sta dentro i paletti fissati dall’intesa, i tagli saranno ancora maggiori.
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27 Gennaio 2017, 17:16