Finge un rapimento per uscire con gli amici | Notte di terrore per i genitori di una sedicenne - Live Sicilia

Finge un rapimento per uscire con gli amici | Notte di terrore per i genitori di una sedicenne

Un quartiere e una famiglia in subbuglio per quella che, fortunatamente, si è rivelata una bravata di una sedicenne. Per uscire con gli amici ha simulato un rapimento, dopo otto ore di paura ha fatto rientro a casa alle 4.30 del mattino. Il papà e la mamma tra le lacrime: "E' stato terribile, non sapevamo cosa fare".

Nella zona della Stazione centrale
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PALERMO – Era uscita per gettare i sacchetti dell’immondizia, ma non aveva più fatto rientro a casa. E’ stata una notte terribile quella di due coniugi che per quasi otto ore hanno perso le tracce della figlia sedicenne. La ragazza sembrava svanita nel nulla, inghiottita da quella strada nella zona della Stazione centrale di Palermo che termina proprio con una fila di cassonetti per i rifiuti, gli stessi vicino ai quali era stata vista l’ultima volta da alcuni residenti e amici della famiglia che la conoscono.

Un arco di tempo infinito quello che ha separato la denuncia di rapimento della propria figlia alla polizia e il ritorno a casa della stessa, che avrebbe simulato di essere stata trascinata con forza da un uomo per uscire in realtà con gli amici e fare le ore piccole. Quando la mamma della giovane è scesa in strada per cercarla, infatti, i vicini di casa le hanno raccontato di aver visto un uomo avvicinarsi alla figlia, improvvisamente afferrata per un braccio e condotta fino ad un’auto per poi sparire nel nulla. Erano da poco trascorse le 21 di martedì sera: quello che la famiglia si aspettava era un dopocena tranquillo, da trascorrere davanti alla televisione insieme alla figlia, come di consueto.

E invece è stata una notte movimentata, piena di paure e telefonate ai compagni di scuola della giovane e alle sue amiche. Tutto il quartiere è sceso in strada per cercarla, ma nessuno sapeva dove fosse finita la ragazza. Erano già le 23 quando i genitori hanno deciso di lanciare l’allarme alla polizia: il cellulare della figlia non dava segni di vita e quello che alcuni vicini avevano raccontato aveva tutte le caratteristiche di un rapimento. Insomma, madre e padre hanno temuto il peggio, al punto da fornire la descrizione della ragazza e alcune foto alla polizia: le ricerche sono andate avanti per tutta la notte, fino alla telefonata della madre al 113 che ha annunciato il ritorno della giovane a casa. Erano le 4,30 del mattino.

E oggi, padre e madre in lacrime dicono: “E’ stato terribile. Non sappiamo perché abbia messo in piedi questa messinscena. Le parleremo, dovremo capire il perché di questo gesto. Sono stati momenti di dolore, di smarrimento totale, non sapevamo cosa fare. Ore terribili in cui si pensano le cose più brutte. E invece lei era soltanto uscita con degli amici. Poteva chiedercelo, avremmo trovato un modo per accontentarla e stare tranquilli”.


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