13 Giugno 2024, 11:12
1 min di lettura
TRAPANI – Si spacciavano per carabiniere e avvocato. Un modo per spillare soldi soprattutto ad anziani. I carabinieri di Trapani hanno arrestato due pregiudicati. Sarebbero loro gli ideatori della truffa dei finti incidenti.
Diversi i casi segnalati in provincia di Trapani fra aprile e maggio scorsi. Il modus operandi è stato ripetitivo. Innanzitutto la telefonata del finto carabiniere, il quale avvertiva che un parente era stato coinvolto in un incidente stradale e addirittura arrestato.
Quindi il telefono squillava nuovamente, stavolta era il sedicente avvocato che iniziava a indicare strategie difensive per le quali servivano soldi.
Il timore delle conseguenze penali è stata la molla che ha convinto più genitori a mettere mano al portafoglio e a consegnare il denaro nelle mani del finto legale in un successivo appuntamento. Soldi ma anche il bancomat con relativo pin.
I carabinieri hanno organizzato una serie di incontri nelle parrocchie, nelle strutture assistenziali o ricreative per mettere in guardia dalle truffe i soggetti più deboli.
I due pregiudicati arrestati, di 41 e 20 anni, avrebbero raggirato una coppia di ultraottantenni ai quali avrebbero spillato prima 1.470 e poi 7.500 euro.
I due sono stati fermati poco dopo da una pattuglia della compagnia di Trapani. In macchina avevano i soldi e una cinquantina di pezzi fra bracciali, collane, orecchini, anelli ed orologi nascosti nel bagagliaio dell’autovettura.
Dalle ulteriori indagini è emersa la loro presunta responsabilità per la truffa subita da una ottantanovenne di Alcamo, dalla quale si sarebbero fatti consegnare, due giorni prima oggetti preziosi per un valore di 15.000 euro.
Pubblicato il
13 Giugno 2024, 11:12
vai a questa pagina