Fiori d’arancio per coppia gay: |è la prima volta a Palermo

di

31 Luglio 2012, 14:11

2 min di lettura

Luglio 2012 si rivela un mese caldo per i matrimoni palermitani: sotto i riflettori stavolta non ci sono risse per faide familiari o banchetti finiti con l’arrivo di volanti della polizia, semplicemente l’amore di due giovani. I protagonisti di questa storia hanno voluto unirsi di fronte ai propri amici e familiari, tramite quella che viene chiamata la “Benedizione dell’unione d’amore”, rito evangelico che ha unito questa coppia normale eppure eccezionale: si tratta dei primi due uomini che vengono uniti in matrimonio in una chiesa palermitana.

È la Chiesa valdese in via dello Spezio a fare da cornice a questa giornata di gioia: i fiori d’arancio sono arrivati martedì 30 luglio per i due giovani palermitani, che fanno parte della comunità Anglicana Episcopale Cristiana, oltre ad essere vicini alla diaspora della Chiesa Anglicana di Milano. Ed è per questo che hanno scelto come celebrante la prima donna parroco d’Italia: il presbitero Maria Vittorio Longhitano, della Parrocchia Gesù di Nazareth di Milano.

Sebbene ci venga assicurato che la scelta non sia stata mirata all’”eccezionalità” della situazione, è evidente che la notizia di due ragazzi uniti in matrimonio da una donna sia quantomeno sorprendente, soprattutto in una città che solo da pochi anni si sta aprendo sempre di più al mondo omosessuale, tentando di allontanare la reticenza e l’omofobia.

Articoli Correlati

“La cerimonia è stata commovente”, dichiara la Longhitano a Livesicilia “I ragazzi mi hanno addirittura richiesto di indossare la stola carmelitana per l’occasione. È stata una giornata splendida.” Poi ha continuato con voce felice e solenne: “Credo che sia stato il matrimonio più tradizionale che io abbia mai celebrato”.

Sembrerebbe che l’evento sia stato all’insegna della serenità e della complicità della coppia: in un comunicato stampa si legge che i due, i cui nomi non sono noti, si siano dichiarati felici di essere lì con amici, parenti e persone di ogni religione, poiché “l’amore non separa, ma unisce sempre”.

Pubblicato il

31 Luglio 2012, 14:11

Condividi sui social