30 Aprile 2024, 18:56
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PALERMO – “Avrebbe dovuto essere una speciale ‘festa dei lavoratori’ per tutti gli ex Pip ed invece si addensano le ombre di un passato segnato da una logorante attesa”: a lanciare l’allarme è Mimma Calabrò della Fisascat Cisl.
Innanzitutto ci sono i venti disabili del bacino ‘Emergenza Palermo’. Era fissata per il 2 maggio la firma del loro contratto di lavoro in Sas, Servizi ausiliari Sicilia, società partecipata della Regione siciliana. Un rimpallo burocratico sta facendo slittare la data. La Sas e il Centro per l’impiego la pensano diversamente sulla necessità che serva un nulla osta.
“Una questione che ha già fatto slittare una prima volta le assunzioni – spiega Mimma Calabrò – e i cui contorni hanno del paradossale. Si sblocchi questa pratica e si prosegua con tutte le altre stabilizzazioni”.
Sas ha già assunto 740 persone. “L’impegno era di ricollocare entro maggio 992 lavoratori per giungere a 1.166 entro giugno”, aggiunge Calabrò. “Non vorremmo che i lavoratori si ritrovassero schiacciati sotto il peso delle pastoie burocratiche – aggiunge la sindacalista –. Il doveroso percorso di stabilizzazione non deve fermarsi. Chiediamo al presidente della Regione, Renato Schifani, di intervenire, come ha fatto finora, per trovare una sintesi e fare rispettare la tabella di marcia”.
“Serve un cronoprogramma definitivo per la ricollocazione di tutti i lavoratori. In caso contrario siamo pronti a tornare in piazza – conclude Calabrò -. Noi non smetteremo di lottare”.
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30 Aprile 2024, 18:56