29 Marzo 2022, 11:19
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Ci sarà tempo fino al 9 maggio per pagare le rate del 2020 di rottamazione ter e saldo e stralcio. Lo specifica l’Agenzia delle entrate-Riscossione che ha pubblicato online le Faq sulla legge di conversione del Sostegni-ter.
In base alle modifiche introdotte dal Parlamento, si possono infatti mantenere i benefici se il versamento delle rate viene effettuato entro il 30 aprile per le rate originariamente in scadenza nel 2020; entro il 31 luglio per le rate del 2021; ed entro il 30 novembre per quelle del 2022. Considerando però 5 giorni di tolleranza e i giorni festivi, il primo termine del 30 aprile slitta al 9 maggio.
Nuova chance di riammissione a rottamazione ter e saldo e stralcio per oltre 530 mila contribuenti decaduti per il mancato pagamento, entro il termine del 9 dicembre scorso, delle rate originariamente in scadenza nel 2020 e nel 2021. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Sostegni ter diventa operativa la modifica introdotta dal Parlamento che riapre i termini delle rate. A livello regionale, calcola l’Agenzia delle entrate-Riscossione che ha pubblicato sul proprio sito le Faq sulle novità fiscali, il Lazio è al primo posto con 77.719 contribuenti interessati, seguito dalla Campania con 65.209 e dalla Lombardia con 64.752. Al quarto posto c’è la Puglia con 39.565 contribuenti, poi ci sono Toscana (38.542), Sicilia (35.793), Emilia Romagna (29.837), Calabria (29.261), Piemonte (28.459), Veneto (27.908), Sardegna (21.883), Liguria (14.200), Marche (13.987), Abruzzo (13.951), Umbria (10.306), Friuli Venezia Giulia (6.849), Basilicata (6.550), Trentino Alto-Adige (3.391), Molise (3.046) e infine la Valle D’Aosta con 1.047 contribuenti. Tra le città, in testa troviamo Roma con 56.236 contribuenti interessati alla nuova opportunità di riammissione alla definizione agevolata, seguita da Napoli (33.337), Milano (30.050), Torino (15.757 ) e Salerno (14.080).
I 5 giorni di tolleranza valgono anche per le altre scadenze, ma in caso di versamenti oltre i termini previsti o per importi parziali, verranno meno i benefici della misura agevolata e i pagamenti già effettuati, spiega l’Agenzia, saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute. La legge di conversione ha inoltre stabilito l’estinzione delle procedure esecutive eventualmente avviate in seguito al mancato, parziale o ritardato pagamento, entro il 9 dicembre 2021, delle rate in scadenza negli anni 2020 e 2021. L’Agenzia spiega quindi come e dove pagare. Per il versamento dovranno essere utilizzati i bollettini già inviati da Agenzia delle entrate-Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate di ciascun anno che si possono richiedere anche sul sito internet www.agenziaentrateriscossione.gov.it. È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa.
Si può pagare anche direttamente agli sportelli ma esclusivamente su appuntamento da prenotare sul sito nella sezione “Trova lo sportello e prenota”. Infine, è possibile effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (cosiddetti crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
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29 Marzo 2022, 11:19