22 Maggio 2017, 17:03
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MESSINA – Sarà giovedì il Cristiano Lucarelli-Day, il giorno in cui il tecnico livornese e la proprietà peloritana si siederanno attorno ad un tavolo per discutere programmi e prospettive future. Il Messina resta la priorità di Cristiano Lucarelli, tra l’ambiente giallorosso e l’ex bandiera amaranto si è creato un feeling nato nelle settimane della crisi societaria, nei giorni in cui i giocatori vagabondavano da un campo di allenamento all’altro, magari in attesa di lasciare lo Stretto ed accettare proposte più vantaggiose provenienti da altre società. Lucarelli ha vestito i panni del capopopolo ricevendo stima e affetto incondizionato da parte della tifoseria, che adesso vuole fortemente che questo matrimonio continui.
Ci devono essere però le condizioni, condizioni che lo stesso Lucarelli ha individuato nel ritorno al Celeste e nella creazione di un budget (2,5 milioni di euro) necessario per creare una squadra che sia in grado di competere per le posizioni nobili della classifica. Per quanto riguarda il primo punto, la società si è già mossa, l’istanza per la concessione trentennale è stata presentata al Comune di Messina già all’indomani del pareggio di Vibo, mentre l’11 maggio scorso è stato presentato il progetto per la riqualificazione dello storico impianto di via Oreto. Adesso toccherà all’amministrazione ed al Consiglio comunale approvare tutti gli atti nel più breve tempo possibile per far partire al più presto i lavori.
Sotto il profilo del budget, non è un mistero che il presidente Franco Proto, nell’arco di questi mesi, si sia guardato attorno per cercare di ricevere il supporto del mondo imprenditoriale messinese e non. Ma se dalla città non sono arrivate le risposte che in molti si aspettavano, il mondo imprenditoriale della provincia, soprattutto quello nebroideo, ha dato segnali più che incoraggianti.
Dalla società filtra un cauto ottimismo, tra Proto e Lucarelli c’è empatia e al numero uno peloritano non mancheranno gli argomenti per tentare di convincere il tecnico a restare, gli stessi argomenti che giovedì tenteranno di far valere anche il dg, Lello Manfredi, e il ds, Marcello Pitino. Dall’altra parte c’è l’ambizione di un tecnico che è consapevole di aver ottenuto un grande risultato a Messina, ma che dopo una copiosa semina vorrebbe raccogliere e mettersi in gioco alla guida di una squadra costruita per un obiettivo diverso dalla salvezza. Le avance del Catania, e non solo, sono ormai argomento noto, ma Lucarelli non vuole lasciare nulla al caso, perché questi mesi in riva allo Stretto hanno segnato un legame che nessuno vuole spezzare a cuor leggero.
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22 Maggio 2017, 17:03