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Fondazione Gimbe: “Due settimane per capire gli effetti della variante Omicron”

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29 Novembre 2021, 11:06

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“Oggi non abbiamo le informazioni per poter annunciare una catastrofe, bisogna prendere tempo sapendo che ci vorranno almeno due settimane per capire se gli effetti delle mutazioni saranno reali. Gli scienziati non sono particolarmente preoccupati”. È quanto afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus in merito alla variante Omicron di Sars Cov-2.

“Stiamo vedendo una crescita dei nuovi casi giornalieri lineare, non esponenziale. In poco più di 5 settimane – ha aggiunto Cartabellotta – i casi sono quintuplicati, ma se guardiamo i pazienti ospedalizzati sono poco più che raddoppiati e le terapie intensive non sono neppure raddoppiate. L’impatto, a livello ospedaliero, viene ammortizzato dalla copertura vaccinale”.

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“Sappiamo, ovviamente, che il vaccino non è perfetto, che bisogna fare la terza dose, ma finora è quello che ci sta permettendo di tenere tutto aperto – ha aggiunto – non si vedono all’orizzonte altre Regioni che possano andare in tempi brevi in zona gialla. Abbiamo accelerato sulle dosi booster e siamo attestati ad una media mobile di 250mila persone. L’aereo sta decollando, ma è ancora in fase di decollo”.

E sui contagi di Covid a scuola il presidente di Gimbe sottolinea come puntare sulle sole vaccinazioni non sia la strada da seguire. “Avevamo sottolineato tempo fa che puntare esclusivamente sulla campagna vaccinale era un rischio molto azzardato, soprattutto perché sotto i 12 anni il vaccino non è ancora disponibile, su tutti gli interventi di miglioramento ambientale, come l’areazione dei locali, si è fatto veramente molto poco. A questo aggiungiamo l’assenza di screening sistematici”.

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29 Novembre 2021, 11:06

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