24 Maggio 2024, 06:35
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PALERMO – La cifra che più delle altre salta all’occhio è quella del miliardo e 300 milioni di euro per il cofinanziamento del Ponte sullo Stretto, ma nell’accordo sulla programmazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 destinate alla Sicilia c’è molto di più.
Il governo regionale ha varato la programmazione nella seduta del 22 maggio ma per la giornata di oggi, venerdì 24, è prevista una nuova riunione della Giunta Schifani. Potrebbe arrivare qualche ritocco alle tabelle che contengono 580 interventi, molti dei quali saranno finanziati interamente con le risorse Fsc.
La firma dell’intesa Stato-Regione è prevista per lunedì pomeriggio, quando al Teatro Massimo di Palermo arriveranno la premier Giorgia Meloni e il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. Per la Regione firmerà il governatore Renato Schifani, che in questi mesi ha condotto la trattativa con Roma sugli interventi da finanziare.
“Questa tempistica, a poche settimane dal voto europeo, dopo mesi e mesi di attesa, sa tanto di campagna elettorale”, è il sospetto avanzato dal capogruppo M5s all’Ars Antonio De Luca e dal presidente della commissione Ue di Palazzo dei Normanni Luigi Sunseri. “Prima della firma, l’elenco delle opere sarebbe dovuto passare al vaglio dell’Ars, come da impegno assunto dal presidente Galvagno, e invece, ancora una volta il Parlamento è stato bypassato”, aggiungono.
La torta Fsc 2021-2027 vale complessivamente 6,8 miliardi di euro, di cui 234 milioni e 696mila già anticipati alla Sicilia. Restano oltre 6,6 miliardi: un ‘tesoro’ che nei piani del governo aiuterà l’Isola a ricucire il divario con il resto del Paese.
Il calderone delle misure previste è ampio e gli ingredienti diversi. Dall’ammodernamento delle autostrade Messina-Palermo e Catania-Messina a quello degli aeroporti di Catania, Palermo, Trapani e Comiso. Risorse per abbattere il rischio allagamenti nel capoluogo e per riattivare i dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle contrastando la ‘grande sete’. E ancora finanziamenti per il Teatro Politeama di Palermo, per il Duomo di Monreale e per quello di Cefalù.
C’è poi il capitolo rifiuti, con ottocentomila euro per finanziare termovalorizzatori di Palermo e Catania. A Palermo, inoltre, si finanzierà con 16,1 milioni di euro la realizzazione della vasca VII Bis a Bellolampo per rifiuti non pericolosi.
Previsto un rigido sistema di controllo per il trasferimento delle risorse, come stabilito dal Decreto Sud. Il programma di interventi sarà monitorato e in caso di mancato rispetto del piano finanziario di spesa annuale scatterà il definanziamento “per un importo corrispondente alla differenza tra la spesa annuale prevista e i pagamenti effettuati”.
L’intesa prevede anche la nascita di un Comitato tecnico di indirizzo e vigilanza. Ne faranno parte un rappresentante del dipartimento Politiche di coesione, uno del ministero dell’Economia, uno del ministero delle Infrastrutture e uno della Regione Siciliana. Il comitato esaminerà periodicamente lo stato di attuazione dell’accordo ed eventuali proposte di modifica.
Nove gli ambiti di intervento previsti: Competitività delle imprese; Energia; Ambiente e risorse naturali; Cultura; Trasporti e mobilità; Riqualificazione urbana; Sociale e salute; Istruzione e formazione; Capacità amministrativa.
Una grossa fetta di interventi verrà assorbita dalla macro-area ‘Trasporti e mobilità’, che da sola vale oltre un miliardo di euro. Capitolo a parte per il ponte sullo Stretto, che con le opere collaterali dovrebbe costare circa 15 miliardi. In questo calderone ci sono 251 milioni di euro che serviranno a rendere più sicure e più moderne le autostrade Palermo-Messina (170 milioni) e Messina-Catania (81 milioni). Altri 2,4 milioni andranno alla Siracusa-Gela.
Pioggia di fondi anche per gli aeroporti siciliani. Al momento l’accordo prevede per Catania-Fontanarossa 33,3 milioni di euro: serviranno per interventi di restyling dei terminal, per migliorare la sicurezza e la pista. Il Falcone-Borsellino di Palermo incasserà 14 milioni per l’ampliamento del terminal passeggeri e il potenziamento dei piazzali di sosta e movimento aerei.
Gli investimenti riguardano anche gli scali più piccoli. Al Pio La Torre di Comiso, secondo la delibera del 22 maggio, 22,4 milioni di euro: Schifani punta sullo sviluppo di un’area cargo che impegnerà venti milioni di risorse Fsc. Il Vincenzo Florio di Trapani potrà godere di 12,7 milioni per ampliare i terminal di arrivo e partenze e per altri interventi. A Pantelleria previsti tre milioni che riqualificheranno le strade tra il porto e l’aeroporto.
Oltre 19 milioni di euro di fondi Fsc contribuiranno alla costruzione di una piattaforma logistica intermodale per l’approdo di Tremestieri, a Messina, mentre il polo logistico dell’interporto di Termini Imerese costerà trenta milioni di euro. Altri 34 milioni saranno investiti per la messa in sicurezza del porto di Bonagia, a Valderice (Trapani), 12,5 per il waterfront di Palermo.
Fondi anche per la metropolitana di Catania. Ben 121 milioni di euro andranno a contribuire al secondo lotto della tratta Misterbianco-Paternò.
Nel capitolo ‘Ambiente e risorse naturali’ i finanziamenti per rimettere in piedi i dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle. Una mossa che rientra nel piano di contrasto all’emergenza idrica in corso nell’Isola. Ad oggi sono previsti 32 milioni di euro ciascuno per gli impianti di Trapani e Gela, 26 per quello agrigentino.
A Palermo arriveranno dai fondi Fsc 15 milioni per canali di gronda e vasche di laminazione che dovrebbero scongiurare definitivamente il rischio allagamenti a Mondello e Sferracavallo. Altri 19 milioni serviranno alla manutenzione dei canali di sfogo delle acque piovane. A Gela sarà abbattuto il pontile sbarcatoio in cemento armato realizzato nei primi anni del Novecento. Abbatterlo, smaltire il materiale e riportare i luoghi allo stato originario costerà 7,4 milioni di euro.
Previsti anche interventi sul fronte della ‘Cultura’: dai 15 milioni di euro per restaurare la volta e le decorazioni del Teatro Politeama di Palermo agli otto per il parco archeologico ‘Chiafura’, nel Ragusano. Altri 7,5 milioni sono previsti per recupero, valorizzazione e completamento della Rocca di Gagliano Castelferrato, in provincia di Enna. Sorride anche Monreale, che ottiene un milione per il chiostro del complesso monumentale dei Benedettini e 1,2 milioni per il Duomo. Il Duomo di Cefalù, invece, incassa 1,1 milioni di euro. Altri 2,3 milioni, infine, per restauro recupero del tempio di Apollo a Siracusa.
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24 Maggio 2024, 06:35