27 Maggio 2024, 18:03
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PALERMO – L’Accordo di programma sull’utilizzo delle risorse provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 è formalmente attivo. A firmarlo sono stati la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al Teatro Massimo di Palermo. Il piano stanzia complessivamente sei miliardi e 822 milioni di euro per la Sicilia, di cui cui 1,3 miliardi per il Ponte sullo Stretto.
“Questo è l’accordo finanziariamente più significativo che abbiamo sottoscritto, anche per questo la gestazione ha richiesto più tempo”, le parole di Meloni. “Si tratta di risorse ingenti, bisognava garantire rendicontazione di tutte le risorse della precedente programmazione”, ha aggiunto la premier. “È stato un lavoro molto lungo e complesso, fatto in silenzio, con serietà e concretezza”.
“Una intesa storica che guarda allo sviluppo”, ha affermato Schifani nel suo intervento. “Devo un ringraziamento politico al governo Meloni per l’attenzione che mostra sistematicamente non per Schifani o il governo di centrodestra ma nei confronti della Sicilia – ha aggiunto -. Lo registro quotidianamente quando il confronto con i ministri e i sottosegretari del suo governo, ma anche con gli assessori della mia giunta. Siamo una coalizione compatta, la nostra è una sfida importante quella di governare”.
Il piano, il cui contenuto era stato anticipato anche nei dettagli da LiveSicilia, prevede 580 interventi, suddivisi su nove aree tematiche: Competitività delle imprese; Energia; Ambiente e risorse naturali; Cultura; Trasporti e mobilità; Riqualificazione urbana; Sociale e salute; Istruzione e formazione; Capacità amministrativa. Critiche le opposizioni all’Ars: Pd, M5s e Sud chiama Nord parlano di “campagna elettorale” da parte del governo Meloni. E di “deplorevole Opa elettorale” ha parlato anche l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Una grossa fetta di investimenti (oltre un miliardo di euro) andranno al settore trasporti: previsti interventi per 655 milioni di euro per manutenzione strade e nuove infrastrutture viarie. Altri cento milioni saranno spesi sui porti. Gli aeroporti di Palermo, Catania, Trapani e Comiso potranno contare su 18 interventi per 83 milioni di euro. Sul fronte ferroviario saranno finanziati un pezzo della metropolitana di Catania e la nuova stazione ferroviaria di Carini, nel Palermitano.
Altri 654 milioni di investimenti saranno destinati a edilizia sanitaria, scolastica, sportiva e cultura. Ottanta milioni andranno all’edilizia scolastica, 271 a quella sanitaria e 120 a quella sportiva. Gli interventi sul patrimonio culturale della Sicilia saranno complessivamente 57 per un valore di 183 milioni di euro.
Nell’ambito della transizione ecologica sono previsti 2,4 miliardi di euro. In quest’ambito rientrano gli ottocento milioni di euro per la realizzazione dei termovalorizzatori di Palermo e Catania, così come i 650 milioni che punteranno a scongiurare il dissesto idrogeologico. Per la depurazione delle acque arriveranno 354 milioni di euro, altri 527 per dighe e altre infrastrutture idriche.
Meloni ha poi aggiunto: “Con l’accordo assegniamo complessivamente risorse per 6,8 miliardi di euro, che comprendono 1,3 miliardi destinati per legge al Ponte sullo Stretto di Messina e 237 milioni dati come anticipo nel 2021. Se aggiungiamo ulteriori finanziamenti da comuni, Regione e altri fondi dello Stato che insistono su progetti inseriti in questo accordo, sono più o meno altri 2,9 miliardi: la mole complessiva di investimenti che liberiamo su questa regione è quasi 10 miliardi di euro“.
Per la presidente del Consiglio si tratta di “un segnale molto importante su cosa pensiamo dello sviluppo in Sicilia e nel Mezzogiorno. Al netto del Ponte – ha concluso la premier -, finanziamo altri 580 progetti strategici per la Regione”. Poi Meloni ha avvertito: “Abbiamo due grandi obiettivi. Fare in modo che neanche un euro venga disperso, torni indietro, finisca impantanato nella democrazia o finisca nello scontro politico“.
Schifani nel suo intervento ha poi aggiunto alcuni dettagli dell’accordo: “Oggi abbiamo questa intesa di 6,8 miliardi, con i fondi per il Ponte che abbiamo voluto. Stanziati 480 milioni per lo sviluppo, le attività produttive e una misura di 100 milioni che guarda al miglioramento delle aree industriali come quella di Catania, 30 milioni per l’interporto di Termini Imerese; inoltre 90 milioni per la riattivazione delle terme di Sciacca e Acireale, le riattiveremo e le porteremo a termine entro la fine della legislatura”.
Sorride anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha evidenziato “il segnale di attenzione” giunto con la presenza della premier nel capoluogo. Lagalla ha poi fatto i conti: “Un accordo che porta complessivamente alla città di Palermo 645 milioni di euro, dei quali 400 per la realizzazione del termovalorizzatore e 245 per altri progetti che prevedono diversi enti attuatori”.
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27 Maggio 2024, 18:03