Forconi, scatta la polemica | “Morsello non ci rappresenta”

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08 Dicembre 2013, 18:38

8 min di lettura

CATANIA.  Secondo giorno di sciopero dei Forconi. Gli attivisti hanno deciso da ieri sera di concentrare la protesta a piazza Università. Due giorni di manifestazioni vissute in maniera ridimensionata rispetto agli annunci dei leader dei Forconi. Qualche tensione solo la prima notte nei pressi dell’autostrada dove la polizia ha bloccato anche la semplice distribuzione dei volantini. In piazza Università, presidio autorizzato, gli attivisti invitano i cittadini ad unirsi alla lotta.

10.30 Clima assolutamente sereno, stamane, in piazza Università, nonostante la presenza di una camionetta del reparto mobile della polizia di Stato. Sulla base di uno dei quattro lampioni è affisso uno dei striscioni preparati in nottata: “No all’Europa delle Banche”, si legge. Per le 17.00 è fissata un’assemblea cittadina per decidere la iniziative dei prossimi due giorni. Intanto scatta la polemica a distanza tra Sandro Tinnirello, storico forcone etneo, e Martino Morsello: “Lui – riferisce a LiveSiciliaCatania – non può rivendicare la leadership del Movimento. Fa parte di una scheggia impazzita che ha poco a che vedere con noi. Prendiamo le distanze – conclude Tinnirello –  da qualsiasi sua dichiarazione”.

9.00 E’ iniziato il secondo giorno di protesta dei Forconi, un gruppo di manifestanti ha trascorso la notte in Piazza Europa dove si sono preparati striscioni e materiale da utilizzare nel corso delle prossime iniziative di protesta. Il programma però non è ancora definito.

L'albero di Natale delle tasse

La Cronaca delle prime 24 ore di sciopero

1.00 Curiosità. Vicino al gazebo di piazza Università gli attivisti hanno addobbato un particolare albero di Natale, dove al posto delle tradizionali palline sono state appese biglietti con su scritte le tasse e i tributi imposti dal Fisco. Un modo per simboleggiare “i doni di natale preparati dal Governo ai cittadini”.

00.30 Si profila una nottata tranquilla per il gruppo di Forconi che hanno deciso di continuare il presidio in Piazza Universita. Gli attivisti stanno preparando striscioni e altro materiale informativo per la giornata di domani. Resta incertezza sulle iniziative messe in cantiere.

22.30 I Forconi hanno deciso di smobilitare il presidio al Casello di San Gregorio, il gruppo capitanato da Franco Crupi, infatti, si è unito ai manifestanti di Piazza Università

20.18. Sono già rientrati in piazza Università i manifestanti che si erano spostati in piazza Stesicoro. Pochi minuti di disagi, ma poi tutto torna alla normalità.

20.00 I Forconi si sono spostati in piazza Stesicoro e stanno creando lievi disagi al traffico veicolare. Bloccati autobus e alcune automobili.

Il corteo dei Forconi in Via Etnea

19.38 Una delegazione di Forconi si sta dirigendo verso piazza Stesicoro.

19.00 – Si rimpolpa il presidio dei Forconi in piazza Università. Sono circa duecento, adesso, i rappresentanti del movimento che circondano il gazebo allestito nell’unico punto autorizzato dalla Questura. Dall’altro lato dfella piazza, i poliziotti in assetto anti sommossa osservano gli sviluppi della situazione, pronti a intervenire in caso di disordini. Per le prossime ore sono attesi i leader del movimento anche se, ancora, sembrerebbe mancare una strategia precisa per la prosecuzione della protesta.

18.00 – Si preparano a trascorrere la notte i manifestanti dei Forconi che da questa mattina stanno presidiando Piazza Università. Nel pomeriggio è stato affisso uno striscione con la data ritenuta storica dai “Forconi”: 9 dicembre 2013, anche l’hashtag scelto è proprio #9dicembre

Gli striscioni a San Gregorio

15.30 Ai margini dell’autostrada in prossimità del casello di San Gregorio iniziano a campeggiare i primi striscioni. Tra i tanti si legge “La Sicilia c’è” per dimostrare che nonostante quanto le proteste “eclatanti” nelle altre parti d’Italia i Forconi siciliani non mollano e lottano “per far ripartire l’economia dell’isola e del Paese”.

13.00. Si sta popolando il presidio di San Gregorio. “Stanno arrivando altre persone – racconta a LiveSiciliaCatania Franco Crupi – e sappiamo che tra gli studenti è iniziato il passaparola per quanto riguarda la manifestazione a Piazza Università. Voglio sottolineare che la nostra è ed è sempre stata una protesta pacifica. Ieri notte siamo stati costretti a fare quello che abbiamo fatto perchè era nostro dovere far sentire la nostra voce, non possiamo – chiosa – sottostare a decreti nazisti”.

12.21. Scatta il presidio in Piazza Università. I manifestanti ancora in numero ridotto aspettano che i cittadini si uniscano alla protesta. L’appello dei Forconi: “Se non scendete in Piazza per i vostri diritti nessuno lo farà per voi”.

11.00. E’ stata confermata la linea dei Forconi a Catania: sciopero confermato con presidi, ma nessun blocco del traffico. Così in quello che negli anni scorsi è stata la sede ‘simbolo’ della protesta del movimento, il casello di San Gregorio dell’autostrada A18, la Messina-Catania, non ci sono stati blocchi. Una delegazione di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto annunciando un volantinaggio. La zona è presidiata da ieri sera dalle forze dell’ordine. A Catania la Questura, su richiesta del movimento dei Forconi, ha autorizzato manifestazioni e incontri a piazza Università.

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Franco Crupi, uno dei leader de I Forconi

8.30 Sono una settantina questa mattina al Casello di San Gregorio. C’è un clima d’attesa. Crupi: “Stiamo cercando di capire come evolve la situazione nel corso della mattina”

1.38. Momenti di tensione. I Forconi sono riusciti ad entrare nonostante la polizia nella corsia autostradale al Casello di San Gregorio direzione Catania. Non è mancato qualche spintone.

1.14. Sono rimasti una ventina a protestare. Hanno lasciato la stradina laterale che conduce al Casello di San Gregorio per spostarsi sul cavalcavia zona più illuminata. “Trascorreremo qui – dichiarano – tutta la notte”.  La zona è sempre presidiata dalla polizia.

00.53  I manifestanti con bandiere tricolore accendono le torce di segnalazione davanti ai cordoni della polizia. Esplode un diverbio tra lo stesso gruppo che protesta. Tra le polemiche una parte abbandona il presidio.

La polizia schierata a San Gregorio

00.25. La polizia è schierata. Uno dei manifestanti ha cercato di crearsi un varco, ma è stato bloccato. Nel momento di tensione ha accusato un malore. E’ stato fatto sdraiare ed è assistito, non sembrerebbe nulla di grave. Un nuovo mezzo della polizia, intanto, è arrivato a supporto.

00.19 Un gruppo tenta di iniziare il volantinaggio da un’altra zona del Casello di San Gregorio. A bloccarli questa volta è la polizia.

23.30. Il gruppo di manifestanti sta decidendo come proseguire la protesta. Per Franco Crupi un obiettivo è stato raggiunto, quello di distribuire almeno un volantino. Prima di essere bloccato dalla polizia infatti era riuscito a fermare delle auto e a consegnare i volantini. Crupi ha detto: “Non volevamo stare nelle fogne”.

I volantini distribuiti nella notte

23.08. Il clima si surriscalda. Non basta il divieto della polizia a fermare un gruppo di manifestanti, che insieme ad uno del leader dei Forconi, Franco Crupi, ha iniziato a fare volantinaggio. La polizia è intervenuta chiedendo i documenti a chi non ha rispettato il divieto.

Aggiornamento 23.00. Il blocco del volantinaggio ha alzato i toni da parte di alcuni manifestanti. Sono scattati i cori di protesta contro la polizia: “Servi, servi, servi”.

Aggiornamento alle 22.57. Un gruppo di circa 50 persone ha presidiato la stradina che conduce al Casello di San Gregorio e voleva iniziare il volantinaggio, ma è stato bloccato dalla Polizia.

22.00 Un primo gruppo presidia il Casello di San Gregorio. Sul posto Polizia e Carabinieri per garantire ordine e sicurezza. La decisione di procedere con il programma stabilito nonostante l’ordinanza del Questore è arrivata al termine di riunione organizzata nel parcheggio del Centro Sicilia. Franco Crupi, uno dei leader del movimento, spiega a LivesiciliaCatania: “E’ una questione di dignità, andiamo a San Gregorio per fare volantinaggio e far conoscere le motivazioni della nostra protesta “.

Questa mattina, intanto, è stato raggiunto un accordo parziale tra la Questura del capoluogo etneo e i leader dei Forconi. Per domani è stato autorizzato il presidio del movimento dei coltivatori agricoli a piazza Università, ovvero alle spalle di Palazzo degli Elefanti. “Una parte del movimento – conferma Crupi a LivesiciliaCatania – andrà sicuramente lì. Per il restante troncone, decideremo stasera in una assemblea generale”. Continua, dunque, la protesta. Ma cambia forma, o almeno metodica.

Intanto però Tra i punti fermi resta il provvedimento firmato dal questore di Catania, Salvatore Longo, che diffida il movimento degli agricoltori siciliani capitanato da Mariano ferro a non presidiare le aree autostradali e quelle provinciali. Di sicuro c’è pure che i Forconi non intendono retrocedere sul valore della battaglia sostenuta in favore di un settore che sta subendo pesantemente la crisi finanziaria corso. In una Ansa diffusa oggi pomeriggio Ferro spiega infatti: “I Tg nazionali parlano di sciopero sospeso, e non è vero, e ci collegano a fatti a noi estranei: lo fanno riportando dichiarazioni che non sono nostre, ma che vengono da un regime mediatico che ci attacca”. Il leader dei Forconi ha inoltre aggiunto : “o ci danno l’informazione a livello nazionale, per parlare con gli italiani e spiegare cosa sta accadendo, o vivremo momenti poco piacevoli nel Paese”.

Trattative stanno avvenendo anche in altri capoluoghi del Paese. Secondo fonti Ansa, infatti, ci sarebbero “contatti in corso tra le forze dell’ordine e gli organizzatori dello sciopero dei forconi per cercare di ‘canalizzare’ la protesta senza paralizzare il Paese a partire da lunedì”. “Nel caso di risposte negative da parte dei manifestanti – si legge ancora – gli apparati di sicurezza sul territorio sono pronti a mobilitarsi per far fronte ai possibili disordini. L’indicazione del Viminale – continua il testo dell’Agenzia – è stata chiara: evitare che le proteste degenerino fino a bloccare la circolazione stradale mettendo a rischio gli approvvigionamenti”. Stando a questa informativa, quindi, se una parte dei Forconi decidesse di puntare ugualmente sui caselli di San Gregorio di Catania, il quadro sarebbe drammatico. In quel caso la protesta rischierebbe si essere repressa immediatamente dalle forze di Polizia.

Intanto, i cittadini della provincia etnea si sono attrezzati per prevenire qualsiasi tipo possibile disagio. Sono stati presi d’assalto, ieri, e fino a tarda serata, le pompe di benzina e i supermercati. Le scorte di carburante al momento non risultano, però, ancora esaurite.

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08 Dicembre 2013, 18:38

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