Accreditamento degli enti | Ecco tutti i requisiti richiesti

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27 Gennaio 2016, 19:45

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PALERMO – La Regione corre ai ripari. Dopo le perplessità sollevate dagli enti di formazione professionale sulle nuove disposizioni per l’accreditamento ai corsi Oif (rivolti a giovani con obbligo di istruzione e formazione), l’assessorato ha emanato una apposita circolare per la corretta interpretazione della precedente disposizione. Il risultato è una sorta di vademecum, un libretto di istruzioni per gli operatori del settore.

Il primo dei requisiti generali indicati dall’assessorato alla Formazione per ottenere l’accreditamento alla Regione è l’assenza di fini di lucro per gli enti interessati, che dovranno offrire servizi educativi destinati all’istruzione e alla formazione di giovani fino a 18 anni. Per gli enti di diritto privato, il criterio risulta attenuato. La Regione, in tal caso, specifica che saranno comunque accolte le istanze di organismi aventi scopo di lucro, purché queste siano esclusivamente per attività autofinanziate dallo stesso ente. Altro criterio consiste nell’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro per la formazione professionale nella gestione del personale dipendente.

Per ciò che riguarda i docenti, le strutture formative accreditate dovranno utilizzare personale che sia in possesso dell’abilitazione all’insegnamento per la scuola secondaria superiore o, in via transitoria, di personale in possesso di un diploma di laurea inerente l’area di competenza e di una sufficiente esperienza o di un diploma di scuola secondaria superiore di esperienza quinquennale. Per l’accreditamento ai corsi Oif, inoltre, gli enti di formazione sono tenuti a prevedere, tramite incontri periodici, l’instaurazione di relazioni stabili con le famiglie e con i soggetti economici e sociali del territorio, anche attraverso misure di accompagnamento per la buona riuscita dell’esperienza formativa. Accanto a questo, la Regione richiede la garanzia di collegialità nella progettazione e nella gestione delle attività didattiche e formative attraverso la certificazione periodica e finale dei risultati di apprendimento.

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Oltre all’iscrizione al repertorio delle notizie economiche e amministrative, a una specifica certificazione di qualità, e alla adesione al Patto di integrità, la Regione offre un elenco degli organismi accreditati di diritto, tenuti comunque alla presentazione della relativa istanza. In particolare, sono da considerare tali gli enti datoriali, sia pubblici che privati, che svolgono attività formative per il proprio personale; le università pubbliche, il Cnr e gli altri enti di ricerca e formazione pubblici, gli istituti di alta formazione artistica e musicale, gli istituti tecnici superiori, le istituzioni scolastiche pubbliche, gli istituti superiori parificati legalmente riconosciuti; le società, le agenzie e gli enti partecipati dalla Regione o da altri enti pubblici, con funzione di erogare servizi formativi e orientativi; gli altri organismi accreditati presso altre regioni, in conformità con le disposizioni dell’istanza siglata nella conferenza Stato-Regioni.

Se si tratta di enti di diritto privato, oltre a una serie di adempimenti amministrativo-contabili specificati dalla stessa circolare, la Regione richiede la costituzione con l’atto pubblico e l’espressa previsione delle attività di formazione e orientamento tra le proprie finalità statutarie. Enti che, inoltre, dovranno anche prevedere, all’interno del proprio statuto e nei regolamenti organizzativi interni, l’adesione al Codice etico, l’elenco degli obiettivi, dei processi e dei servizi offerti, e l’organigramma completo delle funzioni e dei compiti demandati ad amministratori e operatori.

La circolare chiarisce, poi, che le aziende presso le quali vengono realizzate attività di stage e tirocinio, non sono sottoposte alle procedure di accreditamento. Per l’inserimento nell’elenco, sarà sufficiente presentare apposita istanza. Requisito indispensabile per ottenere l’accreditamento, infine, è che l’ente che ne faccia richiesta non sia debitore dell’amministrazione. In tal caso, qualunque sia il modo in cui questa posizione debitoria sia maturata, l’organismo sarà escluso.

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27 Gennaio 2016, 19:45

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