21 Giugno 2017, 20:38
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PALERMO – La graduatoria cambia ancora. Nella forma, però, non nella sostanza. È solo l’ultimo capitolo del film infinito dell’Avviso 8, il bando da 136 milioni della Formazione professionale siciliana. Con un decreto firmato ieri, infatti, il dirigente generale Gianni Silvia ha rettificato quello precedente del maggio scorso che a sua volta recepiva alcuni rilievi del Tar.
Rilievi frutto di una pioggia di ricorsi piovuti sulla graduatoria definitiva pubblicata il 23 gennaio di quest’anno. Una querelle che non sembra destinata a concludersi. Secondo molti enti, infatti, le modifiche apportate dall’assessorato alla Formazione dopo la pronuncia del tribunale amministrativo sarebbero insignificanti e non terrebbero conto del fatto che i giudici hanno considerato in alcuni casi “illogiche” le modalità di attribuzione dei punteggi. Censure alle quali l’assessorato ha risposto, appunto, con una nuova modalità di valutazione dei vari requisiti.
Intanto, i corsi sono ancora fermi. Anche se dall’assessorato regionale alla Formazione assicurano che già nelle prossime ore verranno inviati alla Corte dei conti, per il vaglio previsto dalle norme, i primi decreti di finanziamento.
Una partita, quindi, che si gioca tra la Regione e i tribunali. Di pochi giorni fa è infatti l’ultima decisione del Consiglio di giustizia amministrativa sul ricorso di un altro ente. L’Associazione Centro studi Agorà ha infatti chiesto chiarimenti sul proprio punteggio in graduatoria che si sarebbe discostato da quello emerso dalle schede di valutazione della commissione creata in assessorato. E il Cga, pur respingendo l’istanza cautelare, ha chiesto di “acquisire chiarimenti dall’amministrazione appellata (l’assessorato alla Formazione, ndr), affinché siano fatte constare le esatte modalità procedimentali con cui questa seconda è pervenuta alla revisione del punteggio inizialmente attribuito all’associazione e le relative motivazioni, nonché siano identificati gli organi regionali a tal fine attivatisi e i rispettivi contributi individuali”.
L’assessorato dovrà rispondere entro il 31 luglio. Quando già si entrerà nel merito di un’altra sfilza di ricorsi presentati. Ai quali se ne aggiungeranno altri: la nuova graduatoria, seppur appena ritoccata, “costringerà” gli enti a impugnare anche il nuovo provvedimento della Regione. È la storia infinita dell’Avviso 8 da 136 milioni.
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21 Giugno 2017, 20:38