Formazione, tegola sull’Avviso 8 | Cga: stop a corsi e accreditamento

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15 Settembre 2017, 11:45

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PALERMO – Con tre diverse ordinanze il Cga ha sospeso, di fatto, l’Avviso 8. Si tratta di tre pronunce con le quali i giudici amministrativi di secondo grado hanno accolto l’appello di un gruppo di enti difesi dall’avvocato Francesco Menallo.

E l’ordinanza del Cga rischia di mettere nuovamente “in ghiaccio” il mega-bando da 136 milioni di euro, nonostante le rassicurazioni offerte nei giorni scorsi dall’assessore alla Formazione Bruno Marziano.

L’ordinanza capovolge una prima pronuncia del Tar che aveva, appunto, respinto i ricorsi presentati dagli enti difesi da Menallo. La nuova pronuncia, quindi, accoglie una richiesta di sospensiva molto ampia. Gli enti avevano chiesto l’annullamento – previa sospensiva appunto – della prima graduatoria definitiva dell’Avviso (questa poi superata dalle successive modifiche), ma anche il decreto del dirigente generale Gianni Silvia contenente le “Disposizioni attuative per l’avvio dei progetti finanziati”. Il cuore del bando. Contenente appunto requisiti e moduli per l’accesso ai finanziamenti.

Ma non solo. A complicare ulteriormente il cammino dell’Avviso potrebbe essere la decisione, contenuta nelle stesse ordinanze, di sospendere anche la circolare che elencava i nuovi requisiti per l’accreditamento degli enti. Sospesi anche i provvedimenti di nomina con cui è stato costituito il nucleo di valutazione dei progetti formativi e persino le schede istruttorie (check list) delle istanze di finanziamento presentate dall’ente ricorrente nella parte in cui non sono riconosciuti i punti per il criterio B 6. E ancora, sospesi pure “tutti gli atti ed i provvedimenti a detti provvedimenti preliminari, connessi o consequenziali anche se allo stato non noti”.

“Le ragioni giuridiche fatte valere da parte ricorrente, – scrive il Cga – pur necessitando degli opportuni approfondimenti nel merito, non appaiono prima facie infondate e risultano meritevoli di protezione in questa fase cautelare con la sospensione della efficacia del provvedimento originariamente impugnato e con la sollecita fissazione della udienza di merito dinanzi al giudice di primo grado”. Una data che ancora non c’è, ma che verrà fissata “sollecitamente”.

“Fin dall’inizio – spiega l’avvocato Menallo – avevamo, anche pubblicamente, puntato il dito contro la possibilità che a essere accreditati per accedere ai finanziamenti pubblici fossero anche le imprese, oltre ad esempio a i requisiti relativi alle sedi e agli edifici. La nostra richiesta contenuta nel ricorso – prosegue Menallo – era l’annullamento previa sospensione di tutto il bando. È evidente che queste ordinanze non lascino molto spazio. Si dovrà fermare tutto, in attesa della pronuncia di merito”. Una udienza della quale non si conosce ancora la data. E intanto, la Formazione in Sicilia è ferma da oltre due anni.

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La nota di Marziano

“Ritengo doveroso ed opportuno comunicare che la procedura dell’Avviso 8/2016 nel suo complesso procede senza alcuna interruzione o sospensione ferma restando l’attività dell’amministrazione circa la doverosa esecuzione delle tre ordinanze del Cga mediante provvedimenti necessari che manterranno integri gli interessi dei ricorrenti e nel rispetto della prossima decisione del Tar, cui il Cga ha rinviato per la relativa pronuncia di merito”. Lo dice l’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano.

Campanella (Mdp): “Nel nostro esposto gli stessi dubbi”.

“Stop all’avviso 8 per una formazione che serve ai siciliani. Questa sentenza sospensiva dell’avviso otto è fondata sulle stesse ragioni per cui io e Antonio Venturino abbiamo presentato un esposto sia alla Procura della Repubblica che alla Procura della Corte dei Conti e che abbiamo illustrato nel corso di una conferenza stampa l’anno scorso”. Lo dice il senatore (Articolo 1-Mdp) Francesco Campanella commentando la notizia della sospensione da parte del Cga dell’avviso otto della Formazione, i giudici amministrativi di secondo grado hanno infatti accolto l’appello di un gruppo di enti difesi dall’avvocato Francesco Menallo. “Nel corso di questi mesi non ci siamo limitati a denunciare l’attività illegittima della Regione Siciliana – aggiunge il senatore – abbiamo anche portato avanti delle azioni concrete: Venturino ha anche presentato un disegno di legge che salvaguardava sia il personale impiegato nel settore della Formazione sia la somministrazione della Formazione professionale ai cittadini. Qualche anno fa avevamo anche promosso una class Action amministrativa insieme all’avvocato Menallo, di fronte all’inattivita della Regione”.

“Qualcuno ha lamentato – continua – che con l’avviso otto si bloccherebbe l’attività formativa, non si tiene conto che, un atto amministrativo illegittimo come una casa abusiva, danneggia l’ambiente e spesso è pure pericoloso per le persone. Così come prima di ripristinare un territorio bisogna eliminare gli abusi edilizi, così per rimettere in piedi un settore come quello della Formazione bisogna eliminare inutili bandi e provvedimenti illegittimi”. “In questa storia – conclude Campanella – anche i Cinque Stelle hanno delle responsabilità, hanno avuto un ruolo da attori principali nell’affossare il disegno di legge di Venturino mentre non hanno saputo o voluto proporre un’azione efficace per ridisegnare il settore della Formazione Professionale in Sicilia”.

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15 Settembre 2017, 11:45

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