15 Novembre 2022, 15:33
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PALERMO – Fonarcom, il secondo fondo interprofessionale in Italia per la Formazione Continua, ha annunciato la nascita di una Community professionale dedicata proprio all’apprendimento digitale. Si chiama DgTales, e conta già circa 400 iscritti fra enti di formazione, imprenditori, responsabili del personale e soprattutto formatori.
“Abbiamo battezzato questa nuova comunità – dichiara Andrea Cafà, presidente di Fonarcom – una nuova sfida per Fonarcom, perché addetti ai lavori, esperti di formazione, imprese e professionisti vanno sempre più verso l’e-learning, che non è una novità, però è molto evoluto. Noi non abbiamo la pretesa di spiegare niente a nessuno ma vogliamo, essendo parte della comunità, crescere e capire meglio questi nuovi luoghi di apprendimento”.
La comunità si appoggia su una piattaforma realizzata ad hoc dove consultare news e articoli, avviare discussioni pubbliche e visualizzare contenuti multimediali. L’idea è permettere la condivisione di best practice e stimolare la creazione di una rete. Ci saranno inoltre un programma di eventi che coinvolgerà i membri dei DgTales nella condivisione di esperienze.
Nel primo, in cui è stato lanciato il progetto, sono intervenuti Gabriele Dovis, Ceo di Mosaicolearning, Giulio Xhaet di Newton Spa, e Franco Amicucci, presidente di Skilla. “Mi auguro che le persone possano interagire fra loro – dichiara Dovis – creare contenuti che possano essere vivaci, che possano trovare la passione per condividere e non solo per leggere e anche il piacere di creare relazioni. Sono convinto che l’unico modo di far crescere qualunque settore sia quello di condividere, mettere a frutto passioni comuni e collaborare”.
“Mi aspetto da questo progetto un arricchimento reciproco – afferma Amicucci – questo è il concetto vero, autentico, generoso e libero dalle persone”. Nel futuro della nuova community c’è l’introduzione di nuovi strumenti di integrazione come surveys e aule virtuali. La speranza degli ideatori è inoltre quella di creare un dialogo con le istituzioni, stimolando il confronto pubblico-privato.
“Tra gli interlocutori di questa comunità – dichiara Cafà – ci auguriamo che ci siano anche rappresentanti delle istituzioni. Istituzioni che nella prima ora del lockdown hanno assecondato molto l’apprendimento a distanza e che adesso vorremmo capire il loro punto di vista, in un momento di transizione digitale”.
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15 Novembre 2022, 15:33