09 Ottobre 2012, 15:02
3 min di lettura
PALERMO – Una valanga di segnalazioni e commenti sono pervenuti in redazione, a dimostrazione che il tema della formazione in Sicilia resta uno dei più scottanti. Stavolta, tuttavia, a richiedere attenzione non solo tanti operatori del settore che vivono nella precaria attesa di pagamenti legati alle finanze della Regione, ma chi di quei corsi usufruisce: gli studenti. Dopo l’articolo di LiveSicilia che chiedeva al “popolo della formazione” di raccontare le proprie storie in merito a ritardi nei pagamenti, sono tantissime le mail ed i messaggi giunti da parte di allievi che hanno frequentato corsi e che a distanza di due, tre, quattro e più anni, non hanno ricevuto il compenso dovuto loro dagli enti formanti. Si tratta spesso di pochi spiccioli, un rimborso diario per le ore passate trai banchi, ma, considerando che uno dei requisiti più richiesti per poter accedere ai corsi è essere in possesso dello status di disoccupato, ecco che quel seppur non enorme compenso, diventa importante. Un tema che interessa tantissime persone, che ha dato il via, rispondono dalla Regione, a una serie di ispezioni. Ed è per questo che l’assessorato alla Formazione invita a segnalare i disservizi per poter appurare cosa ha determinato il ritardo.
Le storie
Luigi, che non specifica il nome dell’ente formatore e del corso scrive: “Chiedo i soldi all’ente (corso di formazione 2008/2009), ma si lamentano che la Regione ancora deve pagare gli anni 2006 e che non hanno nemmeno i soldi per pagare i dipendenti dell’ente in questione”. È la Regione, infatti, il “capro espiatorio” più citato dagli enti. Abbiamo quindi contattato l’assessore regionale alla Formazione Accursio Gallo e il direttore generale del dipartimento della Formazione, Ludovico Albert, per avere delle risposte in merito alle vicende vissute da alcuni dei nostri lettori.
Pieraldo, un commentatore, racconta di aver sostenuto un corso da Operatore finanziario presso l’Unci di Trapani e di attendere ancora il compenso. Abbiamo tentato di contattare l’ente in questione attraverso i propri recapiti telefonici, ma ad oggi senza successo, per questo abbiamo allora inviato una mail al direttore dell’Unci, nella speranza che ci venga fornita una risposta in merito. Mauro Crisafulli, invece, aspetta circa 400 euro lorde dal luglio 2009 per 20 ore di insegnamento presso l’Iraps di Enna. Siamo riusciti a contattare l’ufficio preposto ai pagamenti dei compensi, che si trova a Catania, il quale ci ha riferito che “ci possono essere casi in cui i pagamenti subiscono tali ritardi a causa del mancato arrivo dei fondi dalla Regione e che ci possono essere casi in cui, in base ai fondi che arrivano e ai progetti finanziati, può accadere che studenti o docenti non vengano retribuiti”.
La risposta dell’assessore
“Ho seguito con attenzione la tematica – dice Accursio Gallo (nella foto) – Il pagamento di studenti e formatori è di totale appannaggio degli enti, i quali sono tenuti a rendicontare quanto fatto e quanti e quali pagamenti sono stati effettuati cosicché noi possiamo liquidare loro la somma dovuta”. La domanda più frequente, tuttavia resta sempre la stessa, come ci scrive Nino: “Ho frequentato un corso nel 2001, non abbiamo ricevuto un euro. L’ente dice che non ha ricevuto i soldi da parte della Regione. Come faccio a verificarlo?”.
“L’unico modo per sapere se l’ente è stato pagato – dice Ludovico Albert – è rivolgersi allo stesso ente. Non esiste un registro dei progetti che la Regione ha pagato da poter consultare, tuttavia, la Regione può sapere se e come sono stati utilizzati i pagamenti erogati attraverso delle ispezioni, cosa che abbiamo fatto, che continuiamo a fare e che siamo tenuti a fare qualora ci giungessero segnalazioni riguardo agli enti di formazione”.
Pubblicato il
09 Ottobre 2012, 15:02