Formazione, corteo | contro il governo Crocetta

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16 Maggio 2013, 10:43

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PALERMO – Circa duemila dipendenti della formazione professionale hanno sfilato in corteo, a Palermo. Cartelli provocatori e cori di scherno nei confronti del governo regionale. I lavoratori chiedono certezze sul loro futuro professionale. Il sette giugno, infatti, si chiude la prima annualità dell’Avviso 20 e dopo la scadenza quasi ottomila persone potrebbero rimanere senza lavoro. La manifestazione, organizzata Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, è partita da piazza Marina e si è diretta verso piazza Indipendenza, per poi concludersi di fronte palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Per le strade di Palermo altri manifestanti provenienti dalle province di Messina,Siracusa e Ragusa. Rallentamenti e caos tra gli automobilisti nei pressi dell’incrocio con via Roma. Presenti gli agenti della polizia municipale per contenere il disagio.

Nel mirino soprattutto l’assessore alla Formazione, a detta dei lavoratori, “giovane e inesperta per ricoprire un incarico di tale responsabilità”. Tra gli striscioni esposti: “Crocetta: Abracadabra e spunta la Scilabra”, “Nelli la tua incapacità ci toglie la serenità”. Toni accesi e provocazioni continue nel corso del presidio accompagnato dalle note della canzone “Pensa” di Frabrizio Moro. I lavoratori chiedono a gran voce le dimissioni della Scilabra:”Assessore dimettiti acquisterai dignità”.

“Crocetta stiamo arrivando al Palazzo del magna magna, sede della politica siciliana. Devi riceverci ma dati i tuoi impegni da showman siamo disposti ad un incontro televisivo”: l’ironia è rivolta soprattutto alle numerose partecipazioni mediatiche del governatore siciliano che, a detta degli operatori della formazione professionale, sono considerate “di primaria importanza per l’agenda di governo rispetto alla situazione in cui versano i lavoratori.

“La macchina amministrativa è completamente bloccata –  afferma Giovanni Migliore, responsabile Formazione Cisl Scuola -, i mandati di pagamenti per gli enti giacciono sulle scrivanie, in più gli uffici della Regione che dovrebbero gestire i fondi europei, sono impreparati a svolgere le procedure, da qui la rabbia dei lavoratori della Formazione, lanciamo oggi la nostra proposta: chiediamo un intervento del Ministero della Coesione territoriale, una task force che gestisca il fondo sociale europeo per la Formazione dato che l’amministrazione non si è dimostrata in grado, altrimenti la paralisi non si fermerà e porterà al collasso il sistema. I lavoratori e le famiglie senza stipendio da mesi e mesi vedono il futuro ancora nebuloso – prosegue -, non possono di certo stare fermi in attesa di una svolta che, ancora, appare lontana. Chiediamo l’istituzione di un tavolo urgente per definire l’avvio delle attività formative e la gestione del personale, nessun lavoratore nell’esodo deve perdere il posto di lavoro”.

Migliore conclude: “Pur prendendo atto delle dichiarazioni del Presidente della Regione Crocetta, garantite solo dalla sua autorevolezza, abbiamo chiesto di procedere alla stipula di un accordo complessivo e dettagliato sulle prospettive delle tre filiere, sulla riforma organica che metta la Sicilia nelle condizioni di disporre di servizi idonei alle esigenze del mercato del lavoro e del sistema delle imprese, e che comunque contenga le risposte alle emergenze rappresentate, a partire da quella del pagamento delle retribuzioni arretrate giunte ormai alla media di un anno”.

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16 Maggio 2013, 10:43

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