Formazione, lavoratori in sit-in |davanti alla sede della Regione

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12 Ottobre 2012, 11:41

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PALERMO –Centinaia di lavoratori della formazione professionale stanno manifestando a Palazzo d’Orleans, a Palermo, dove è in corso la riunione della giunta regionale per la ripartizione dei fondi sbloccati con la deroga al patto di stabilità concessa dal ministero all’Economia. La manifestazione sta causando diversi disagi agli automobilisti in transito in piazza Indipendenza: il traffico è andato in tilt in tutta la zona.

“Cinquemila manifestanti, tra forestali e lavoratori della formazione professionale, assediano stamattina Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Protestano – scrive la Cisl siciliana in una nota – perché, grazie all’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, si mettano in moto, in Sicilia, politiche per lo sviluppo e il lavoro. “È indecente – afferma il sindacato – la bagarre che s’è accesa tra gli assessori regionali che, per conto dei loro oligarchi che li hanno nominati solo per occupare gli spazi di gestione residui dentro alla Regione, pensano unicamente all’ultimo banchetto elettorale della legislatura. Le risorse liberate dall’ampliamento dei vincoli del patto di stabilità, non devono servire a questo banchetto. Vanno utilizzate per affrontare le emergenze sociali finora trascurate”.

La mobilitazione dei forestali è organizzata unitariamente da Cgil Cisl e Uil. A farsi portavoce del malessere e della protesta degli operatori della formazione, sono la Cisl e la Cisl Scuola, in piazza stamani con Giorgio Tessitore della segreteria regionale e Giovanni Migliore, coordinatore regionale per il settore.

La Cisl riaccende i riflettori sulle tante vertenze sociali che vedono migliaia di posti di lavoro a rischio. Il sindacato sostiene la “necessità che non siano fatte fallire le imprese produttive che legittimamente vantano crediti dalla Regione per avere onorato impegni contrattuali”. E ricorda, al riguardo, le “imprese edili che stanno licenziando migliaia di lavoratori proprio per questi motivi”. Ma sottolinea con Maurizio Bernava, segretario generale regionale, che “a pagare un prezzo altissimo alle perverse logiche clientelari di un governo di mera occupazione elettorale, sono i tanti lavoratori coinvolti: dalla formazione professionale ai forestali”. In primi sono in piazza per richiedere l’avvio delle attività e le retribuzioni. Gli altri sono impegnati da settimane in una ferma mobilitazione in attesa di un governo che finalmente utilizzi i fondi europei disponibili per il settore. “Lo abbiamo proposto sin dal 2009 – scrive la Cisl – per investirli produttivamente a difesa del patrimonio boschivo ambientale e del territorio devastato dal dissesto idrogeologico”. Perché serve un “progetto pluriennale di ristrutturazione del sistema, che non pesi più totalmente sul bilancio regionale”.

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12 Ottobre 2012, 11:41

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