23 Gennaio 2013, 11:13
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Tanti politici, ma anche qualche sindacalista e qualche funzionario dell’assessorato. In una ragnatela di “affari di famiglia” particolarmente difficile da esplorare. La parentopoli negli enti di formazione, i collegamenti fra dipendenti degli enti e politici e burocrati, è il tema della copertina del numero di “S” attualmente in edicola: l’inchiesta di Accursio Sabella e Riccardo Lo Verso punta i riflettori su decine di nomi – noti e meno noti – del palazzo con un familiare interessato all’universo Formazione e sui primi risultati del monitoraggio avviato dalla dirigente Anna Rosa Corsello. Che in alcuni casi ha portato anche esiti singolari: ad esempio, quello del dipendente della Lumen di Messina che ha dichiarato “di essere affine entro il terzo grado di un componente dell’Assemblea regionale siciliana”, tenendo però per sé il nome del politico in questione.
Ma le sorprese della Formazione vanno ben oltre le parentele. Un caso che gli investigatori stanno analizzando con cura è ad esempio quello degli enti “sotto soglia”: si tratta di quegli istituti che avviano un corso prevedendo un numero di iscritti e ricevendo un compenso in funzione degli allievi, ma che poi hanno raccolto meno iscrizioni del previsto senza che il finanziamento cambiasse. Gli enti “sotto soglia” sono stati 193 nel 2008 e 123 nel 2009: il costo previsto era di 120 mila euro per 15 studenti, ma alle lezioni si sono presentati in media sei allievi. Con alcuni casi, anche su questo fronte, paradossali: il Cipa At di Catania, l’Enaip di Enna e l’Interefop, grazie a una deroga dell’assessorato, hanno ricevuto 120 mila euro per fare lezione a una sola persona. Ma l’elenco completo degli enti “sotto soglia” è sterminato. Racconta di un universo in cui sprecare era quotidiana amministrazione.
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23 Gennaio 2013, 11:13