30 Marzo 2015, 11:39
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PALERMO – Giornata di proteste per il popolo della formazione professionale siciliana, radunatosi a Palermo per il corteo di protesta proclamato da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Unione dei lavoratori liberi, che ha attraversato le vie del centro in direzione della presidenza della Regione Siciliana. Durante la mobilitazione non sono mancati i momenti di tensione. Nel corso della mattinata la protesta si era tradottain un corteo caratterizzato da slogan e cori di protesta contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta. In piazza Indipendenza il culmine, con un lancio di pomodori e di uova contro il portone e le vetrate di Palazzo d’Orleans. A tutto questo si sono aggiunti i blocchi improvvisi “del traffico nelle varie arterie limitrofe, che hanno letteralmente mandato “in tilt” il traffico cittadino.
In piazza è andato il variopinto popolo della formazione professionale siciliana: tra ex sportellisti, operatori della formazione, docenti ed allievi dei centri di formazione professionale permanente. Un esercito che ha chiesto ancora una volta un incontro con Crocetta e con gli assessori al Lavoro e alla Formazione professionale, Bruno Caruso e Mariella Lo Bello, al fine di sbloccare il pagamento degli stipendi arretrati e dei fondi confluiti nel progetto Prometeo affidato al Ciapi di Priolo.
Alla giornata di mobilitazione di oggi hanno partecipato in circa duemila, tutti dietro allo striscione “I lavoratori della Formazione professionale contro il Governo della disoccupazione e del dramma sociale”. Sono arrivati a Palermo da ogni parte dell’Isola, come Santi Massimo Travaghianti, dipendente del Cerf di Caltanissetta, che attende il pagamento degli stipendi arretrati da oltre 15 mesi: “Non riceviamo lo stipendio per la mancata erogazione dei fondi regionali ed intanto, per evitare licenziamenti collettivi, abbiamo sottoscritto contratti di solidarietà con riduzione delle ore di lavoro e dei relativi emolumenti. Nessuno però – continua – sa dirci quando tutto questo avrà fine, quando cioè potremo riottenere la nostra dignità di lavoratori e di padri di famiglia”.
Oggi in piazza a Palermo anche il dramma dei corsisti e dei docenti, come Giosy Gulizzi, allieva del Roosevelt di Palermo, che teme di concludere bruscamente e senza alcuna attestazione il corso professionale iniziato sei mei fa “Temo l’interruzione del corso di formazione professionale che sto attualmente svolgendo per ottenere l’attestato professionalizzante di partecipazione. Ho già raggiunto il 30% delle presenze in aula – continua – e proprio per questo non potrò iscrivermi, in caso di interruzione, ad altri corsi di formazione persino a pagamento”. La stessa sorte degli allievi anche per i docenti della formazione professionale,
“Il governo Crocetta – ha spiegato il segretario della Uil Scuola, Giuseppe Raimondi – devono assumersi la propria responsabilità in ordine al dramma che si sta consumando ai danni di queste migliaia di lavoratori. Anche oggi il presidente non era presente all’incontro interlocutorio che ha portato, ancora una volta, ad un nulla di fatto nelle trattative e sul futuro della formazione professionale in Sicilia. Proprio per questi motivi – ha aggiunto il segretario Uil Scuola – abbiamo stilato un documento di protesta e di ferma distanza dalle politiche adottate dal governo regionale e pretendiamo sia firmato da almeno uno degli assessori, altrimenti non andremo via dal Palazzo”. Dello stesso avviso anche Alessandro Lazzano, di Unione Lavoratori Liberi, che ha ribadito: “L’indisponibilità di questo governo regionale per una soluzione al dramma della formazione professionale si è resa palese con l’assenza di Crocetta. L’assessore Lo Bello, inoltre, ha quasi immediatamente abbandonato il tavolo interlocutorio. Senza risposte concrete l’esasperazione di questi lavoratori potrà assumere le forme spaventose della ribellione sociale”.
*Aggiornamento ore 17.56
Sindacati “insoddisfatti” per l’esito dell’incontro a Palazzo D’Orleans con il vicepresidente della Regione e assessore all’Istruzione Mariella Lo Bello e per questo annunciano nuove mobilitazioni dei lavoratori della formazione professionale da mercoledì. Dopo lo sciopero regionale del settore e la manifestazione Palermo, una delegazione di sindacalisti e dipendenti della formazione è stata ricevuta nella sede della Presidenza. La riunione, che è servita però a fissare un nuovo incontro tra governo e sindacati giovedì 2 aprile, non ha convinto i rappresentanti di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, che chiedono “soluzioni” per gli operatori del settore, che conta 8 mila addetti nell’isola. “Senza un accordo con il governo c’è il rischio che 1.700 ex sportellisti che fino al 9 aprile lavorano al Ciapi rimangano senza lavoro alla scadenza del contratto – dice Giovanni Lo Cicero della Flc-Cgil – Stiamo elaborando un documento con le nostre rivendicazioni. Andremo via da qui solo dopo averlo consegnato al governo. Da mercoledì avvieremo altre iniziative di lotta”. Il responsabile regionale della Cisl-Scuola, Giovanni Migliore aggiunge: “questo assessorato è riuscito a battere tutti i record, da 36 mesi i lavoratori della formazione sono senza paga e ammortizzatori sociali. Vogliamo soluzioni immediate”. I sindacati rivendicano il pagamento degli stipendi arretrati e degli ammortizzatori sociali degli operatori degli enti di formazione, l’avvio dei servizi per il lavoro, soluzioni immediate per i 1.700 ex sportellisti, finora impiegati al Ciapi di Priolo.
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30 Marzo 2015, 11:39