C’è chi dice no (allo sciopero) | Accordo Scilabra-sindacati

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03 Giugno 2013, 13:36

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PALERMO – Quelle sigle non saranno presenti alla grande mobilitazione annunciata per domani dai sindacati confederali. Una di queste, un po’ a sorpresa, visto che lo Snals Confsal aveva annunciato di prendere parte alla manifestazione di protesta contro la riforma della Formazione dell’assessore Scilabra.

I sindacati cosiddetti “autonomi” sono stati ricevuti oggi dall’assessore. Al termine dell’incontro, un verbale di sei pagine, firmato da Nelli Scilabra e dalle sigle. Si tratta appunto dello Snals, e di Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione lavoratori liberi F.P, Asilfop, Ultralabor e irriducibili F.P.

Un “sunto”, di fatto, degli obiettivi del governo Crocetta per il settore, a cominciare dalla necessità di puntare a una Formazione “qualitativamente migliore” accompagnata dal “contenimento della spesa” e dalla “salvaguardia dei livelli occupazionali. Alla fine della riunione, come detto, sono stati stilati due verbali d’intesa, con le organizzazioni sindacali che hanno comunicato di non aderire allo sciopero di domani proclamato da Cgil, Cisl e Uil, che contestano il piano del governo.

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“Per dare una adeguata risposta ai lavoratori del settore della formazione professionale, – si legge nell’accordo – l’assessore Scilabra ha garantito ai sindacati che entro 30 giorni evaderà il restante acconto del 30% a integrazione dei mandati già emessi a valere sull’Avviso 20. “Analogamente – prosegue il verbale d’accordo – si procederà in ordine all’acconto sulle richieste a valere sull’Oif prima annualità”. E ha informato i sindacalisti che “già oggi sono stati emessi ulteriori titoli di spesa per 5 milioni di euro circa a valere sull’Avviso 20”.

Le parti, inoltre, hanno concordato di attivare in tempi brevi “tutte le procedure amministrative per l’aggiornamento dell’albo del personale docente e non docente secondo le previsioni contenute nella circolare n.1 del 15 maggio 2013″ e che l’albo rappresenta il bacino con cui gli enti gestori di attività formative devono obbligatoriamente attingere per il reclutamento del proprio personale”. Confermando l’avvio del piano straordinario per l’occupazione, l’amministrazione regionale ribadisce, “considerato anche il cospicuo investimento della Regione (40 mln), la riapertura del procedimento sulla figura dell’operatore socio-sanitario (avviso 18), qualifica di profilo superiore e soprattutto spendibile e riconosciuta sull’intero territorio nazionale”. “Saranno assunte iniziative al fine di assicurare la previsione nei nuovi rapporti convenzionali con gli enti formativi specifiche clausole volte e reintrodurre, nel sistema della formazione professionale – si legge ancora nel verbale – le garanzie a tutela dei lavoratori, quali l’obbligo di un conto corrente dedicato per le spese del personale accompagnato dall’adozione di sistemi volti a imporre agli stessi enti il pagamento mensile delle retribuzioni ai lavoratori, l’obbligo di reclutare il personale da impiegare nelle attività formative esclusivamente dall’albo degli operatori della formazione professionale in corso di aggiornamento”. Ma l’accordo, come detto, al momento è stato firmato solo dagli “autonomi”. Tutti gli altri sindacati, domani, saranno in piazza a scioperare.

Oltre alla definizione dei nuovi percorsi formativi, la Regione procederà “alla radicale revisione dei criteri di accreditamento degli enti, affinché un nuovo e più rigoroso sistema di accreditamento possa concorrere al cambiamento sostanziale della cultura della formazione in Sicilia”. E’ quanto si legge nel verbale d’accordo firmato dall’assessore regionale all’Istruzione, Nelli Scilabra, e dai sindacati Snals-Confsal, Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione lavoratori liberi F.P, Asilfop, Ultralabor e irriducibili F.P. L’obiettivo è di “garantire che i progetti formativi vengano erogati da soggetti altamente specializzati e dotati di ogni requisito di ordine morale, tecnico ed economico-finanziario inducendo gli stessi all’innalzamento della qualità della docenza, a dotarsi di strutture, strumenti e metodologiche didattiche innovative e adeguate alle esigenze formative”. “Il sistema – si legge nel verbale d’accordo – dovrà consentire il controllo e il costante monitoraggio degli enti accreditati e la verifica della permanenza dei requisiti”. Il nuovo sistema di accreditamento dovrà garantire “l’innalzamento della percentuale di attività dedicata alla formazione professionale in relazione al giro d’affari complessivo, la trasparenza del modello organizzativo, documentate procedure di rilevazione degli esiti occupazionali, un piano biennale per l’aggiornamento delle competenze delle risorse umane, l’introduzione del dossier delle credenziali delle risorse umane e del tasso di successo progettuale”.

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03 Giugno 2013, 13:36

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