Forniture al Palermo Calcio| Rino Foschi in Procura

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17 Settembre 2012, 21:16

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PALERMO – L’inchiesta è top secret. Una delle poche certezze è che stamani, a Palermo, si è rivisto l’ex direttore sportivo del Palermo calcio, Rino Foschi. E’ stato sentito in Procura nella veste di testimone.

L’indagine riguarderebbe alcune forniture alla società di via Del Fante. Forniture che sarebbe state controllate o addirittura imposte. Il Palermo calcio sarebbe parte lesa in una vicenda tutta da chiarire. Foschi è stato convocato dal pubblico ministero Dario Scaletta e si è trattenuto per venti minuti, o poco più, nelle stanze della Procura. “Sono qui per vicende che non mi riguardano personalmente”, si è limitato a dire Foschi prima di andare via. Il riferimento è alla sua veste di testimone – Foschi dal 2002 al 2008 ha fatto parte della società -, ma anche ai suoi trascorsi da indagato.

L’ex ds era finito sotto inchiesta per la presunta combine di alcune partite del campionato 2002/03, quando il Palermo era in serie B. Un’ipotesi poi caduta e archiviata su stessa richiesta della Procura. Il nome di Foschi venne fuori anche quando si parlò di biglietti “regalati” ad alcuni esponenti del clan mafioso di Porta Nuova. Vicenda anche questa conclusa con l’archiviazione.

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Già in passato le indagini hanno svelano quanto gli affari del patron Maurizio Zamparini facciano gola alla mafia. Giulio Caporrimo, capo clan di San Lorenzo, ad esempio, era molto interessato all’assegnazione degli spazi commerciali nell’ipermercato costruito allo Zen. Della faccenda aveva interessato Giovanni Li Causi, tra gli arrestati in un blitz dei carabinieri nel novembre scorso. Li Causi era titolare del bar all’interno dello stadio Barbera. Un bar chiuso dal giorno dell’operazione antimafia.

“Cado dalle nuvole. Non so nulla delle indagini. Lo sto apprendendo da voi”, dice al telefono Zamparini.

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17 Settembre 2012, 21:16

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