Fortitudo, guida Evangelisti: | “Torino costruita per vincere”

di

30 Maggio 2015, 12:28

3 min di lettura

AGRIGENTO – Ultime ore frenetiche prima di concentrarsi sulla finale. Agrigento è arrivata all’ultima serie di playoff che la separa da sogno Serie A, ma ha davanti a sé un ostacolo di livello superiore. Si va a Torino, contro una Manital costruita per vincere il campionato, chiamata a riscattare la prematura eliminazione della passata stagione. Lo sa bene Marco Evangelisti, ex di turno ed elemento di spicco nella Fortitudo, che si augura di poter fare uno sgarbo ai suoi vecchi tifosi: “Abbiamo raggiunto un risultato inaspettato, per quanto mi riguarda poi ci tengo particolarmente contro Torino, la mia ex squadra. Mi piacerebbe fare questo miracolo, vincere il campionato a Torino sarebbe spettacolare”. Una semplice rivalsa sportiva, senza intaccare quel che è stato il suo periodo in terra piemontese: “Sono stato benissimo a Torino, il secondo anno eravamo una squadra costruita per vincere e siamo arrivati solo in semifinale purtroppo, anche per merito di Trento. Per me resteranno nella memoria come i miei migliori due anni”.

Alla caccia di un miracolo, senza però volare troppo in alto. Evangelisti sa di avere davanti una corazzata, ma Agrigento deve credere nell’impresa: “In squadra hanno giocatori di A1. Se giochiamo alla loro intensità ci spiegano pallacanestro, ma se giochiamo ai nostri ritmi possiamo dire la nostra. Dobbiamo essere intelligenti, sono battibili”. Anche perché, una volta arrivati in finale, non c’è alternativa alla vittoria: “I secondi posti non se li ricorda mai nessuno. La verità è che noi abbiamo fatto veramente un miracolo ad arrivare in finale. Io mi ricorderò sempre il carattere messo da ognuno in questi playoff, abbiamo remato tutti nella stessa direzione. Spero di vincere per coronare un’impresa storica per Agrigento”. Due su tutti gli uomini da tenere d’occhio: “Per Torino dico Giachetti, che per ora ha preso in mano la squadra e la sta facendo andare avanti. Da noi invece scommetto su Rino De Laurentiis. Può darci una gran mano”.

Articoli Correlati

E sulla sua esperienza nella città dei Templi, Evangelisti non può che essere soddisfatto: “Sapevo di venire in una squadra che si tuffava in una nuova realtà. Sono entrato in punta di piedi, mi sono reso conto che le voci su Agrigento erano vere. I risultati si vedono. All’inizio magari c’era poco coinvolgimento da parte della città, ma con i primi risultati siamo riusciti a portare la gente al palazzetto”. Una gioia in più, in una stagione che dopo qualche sobbalzo si è trasformata in un trionfo: “Sapevo che come ogni anno ci possono essere alti e bassi. Ho sempre cercato di superare certi momenti e di dare quel che potevo, però non ho mai pensato che fosse la scelta sbagliata”. I meriti per questo miracolo, infine, non possono che andare a coach Ciani: “È un allenatore molto preparato, capisce i momenti della squadra e penso che si sia visto nel corsod ella stagione. Eravamo in un punto in cui non ci riusciva più niente e ha portato la squadra nei binari giusti, fino alla finale. Nei playoff ci ha fatto fare il salto di qualità”.

Pubblicato il

30 Maggio 2015, 12:28

Condividi sui social