Fortunato Romano torna all’Ars

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21 Dicembre 2011, 19:45

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Fortunato Romano torna a sedere fra i banchi di Sala d’Ercole: circa un anno e mezzo fa la Cassazione lo aveva fatto decadere dal parlamento regionale dichiarandolo ‘ineleggibile’ in seguito a un ricorso del primo dei non eletti del Mpa a Messina, Santo Catalano, il quale sosteneva che Romano non si sarebbe dimesso nei tempi prescritti da un ente di formazione professionale. Romano ha invece dimostrato che le dimissioni dall’Efal erano arrivate un anno e mezzo prima delle elezioni regionali. E oggi, grazie a una legge del 2006 che interviene sul punto 3 dell’articolo 395 del codice di procedura civile e permette alla Corte di Cassazione di rivedere una propria sentenza in presenza di ‘fatti nuovi’ non conosciuti durante il giudizio, rientra a Palazzo dei Normanni. Torna a casa, di conseguenza, Marcello Bartolotta, che appena pochi giorni fa aveva preso il posto di Catalano, a sua volta dichiarato decaduto a causa di una precedente condanna per abuso edilizio. A Romano, che è stato assistito dagli avvocati Marcello Scurria e Arturo Merlo, verranno corrisposte anche le indennità da parlamentare non godute in questo anno e mezzo. “C’é una giustizia nella quale non credevo quasi più, mi è stata restituita la mia dignità politica – afferma Romano, intercettato nei corridoi di Palazzo dei Normanni – Con questa sentenza si restituisce rappresentanza al partito a Messina. E soprattutto potrò riprendere il lavoro che avevo iniziato all’Ars in commissione Territorio e in commissione Antimafia”.

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21 Dicembre 2011, 19:45

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