08 Marzo 2013, 18:20
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CATANIA – Detto fatto. A distanza di meno di una settimana dall’investitura da parte dei “Democratici riformisti per la Sicilia” come candidato sindaco per Catania, Marco Forzese è già pronto a elencare i punti del proprio programma elettorale. Ufficialmente lo farà domattina, nel corso di una conferenza stampa, ma il deputato all’Ars, presidente della commissione Affari Istituzionali, ha già enumerato i punti cardine alla base della candidatura. Accoglienza turistica, accessibilità, riduzione delle spese dell’amministrazione, potenziando trasparenza ed efficienza, in particolare nella lotta all’evasione fiscale, creazione di micro-imprese avviate con capitale pubblico su settori ad alta valenza strategica, una per quartiere, puntando sulle Zone Franche Urbane, abolizione di tutte Municipalità, creazione di un fondo speciale per gli artigiani e piccoli imprenditori per sviluppare l’economia e creare lavoro, riduzione dei consiglieri comunali a 30 (attualmente sono 45), abolizione di tutti gli affitti a carico del Comune valorizzando e utilizzando gli immobili di proprietà, dismissione di tutte le quote delle Partecipate del Comune, puntare sulle isole ecologiche per trasformare i rifiuti in risorse.
Un programma non certo rivoluzionario, ma che, secondo i vertici dei Democratici riformisti e secondo il diretto interessato, è utile per mettere sul piatto le proposte della compagine ex centrista, e utilizzarle come leva in un’eventuale accordo di coalizione. La conferma arriva dallo stesso deputato all’Ars, che spiega le motivazioni alla base della propria candidatura. “Quello che penso – spiega a LivesiciliaCatania – è che, dal momento che lo tsunami grillino è arrivato anche a Catania e che regna molta confusione, in generale nella politica cittadina, occorre cercare all’interno di ogni gruppo le potenzialità e le idee che possano aiutare la riflessione collettiva, facendole confluire eventualmente in un unica coalizione”.
Quella di Forzese, quindi, prima che una candidatura sembra essere un nome catalizzatore di concetti e idee, in vista della Grosse Koalition di centrosinistra che dovrebbe affrontare il centrodestra, attualmente diviso tra due candidati, e soprattutto arginare l’avanzata grillina.”La mia città mi ha consentito in questi anni di essere un riferimento – aggiunge Forzese – e quindi ho deciso di utilizzare questo apprezzamento per cercare di arginare l’avanzata grillina. Mi sento un candidato che può rappresentare molte persone – continua – ma sono pronto a confrontarmi con gli altri candidati di centrosinistra attraverso le primarie”.
Il presidente della commissione affari istituzionali dell’Ars è quindi disposto al confronto e, in caso, addirittura a fare un passo indietro. “Se gli elettori di centrosinistra dovessero scegliere un altro candidato – continua – mi adeguerò e continuerò a lavorare con lealtà al fianco di chi verrà designato. Se le primarie non si dovessero fare – conclude – allora bisognerà che i vertici del Megafono, del Drs e del Pd decidano quale nome appoggiare che possa vincere”.
Concetto, questo, espresso anche da Salvo Calogero, già segretario provinciale Udc.
“Il nostro intento è portare progettualità – sottolinea – per questo riteniamo che il nome di Marco Forzese non pregiudichi affatto i rapporti con il centrosinistra. Anzi, il nostro scopo è arrivare tutti insieme a individuare un candidato unico e forte, che possa vincere. Nel caso lo individuassimo in qualcun altro – conclude – non avremmo alcun problema a fare un passo indietro a favore di una coalizione forte”.
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08 Marzo 2013, 18:20